La costruzione di categorie è il processo cognitivo, ancora prima che comunicativo, che permette ai parlanti di organizzare la realtà, e una realtà che è stata in qualche modo organizzata può diventare anche una realtà comunicabile. Tuttavia, l’organizzazione in categorie e la comunicazione di tale organizzazione non necessariamente corrispondono a fasi distinte e successive, poiché la verbalizzazione può essere essa stessa strumento di categorizzazione. Questo si osserva in particolar modo negli scambi conversazionali, dove si assiste frequentemente alla costruzione estemporanea, on-line, di categorie funzionali a scopi specifici, che non sedimentano nella memoria a lungo termine, ma vengono dismesse una volta svolta la loro funzione. Questo tipo di categorie, come per esempio [OGGETTI UTILI IN UNA VACANZA AL MARE] viene tipicamente veicolato mediante costruzioni linguistiche complesse e tramite il ricorso ad esempi, poiché tipicamente non esiste un’etichetta linguistica stabile e ‘pronta all’uso’ come per le cosiddette categorie comuni (ad es. [UCCELLI], [MOBILI], ecc.) (Barsalou, 2010). Lo scopo di questo articolo è fornire una panoramica delle strategie linguistiche che possono veicolare la costruzione on-line di categorie, per comprendere più a fondo il rapporto tra i processi di categorizzazione e i contesti discorsivi nei quali questi vengono elaborati e comunicati. Forniremo innanzitutto una descrizione semantica dettagliata di cosa si intende per categorizzazione on-line, soffermandoci in particolare sui processi astrattivi guidati da esempi, sulla loro dipendenza dal contesto (sezione 2.1) e sul rapporto tra categorizzazione estemporanea e vaghezza (sezione 2.2). Una volta individuato il tertium comparationis in modo univoco, procederemo alla descrizione delle strategie linguistiche che possono svolgere la funzione in esame, osservando la variazione attestata sia sul piano morfosintattico che semantico (sezione 3). Nella sezione 4 discuteremo infine le tendenze osservate e porremo le basi per ulteriori sviluppi del lavoro.

Strategie linguistiche per la costruzione on-line di categorie: un quadro tipologico

Caterina Mauri
;
Andrea Sansò
2018

Abstract

La costruzione di categorie è il processo cognitivo, ancora prima che comunicativo, che permette ai parlanti di organizzare la realtà, e una realtà che è stata in qualche modo organizzata può diventare anche una realtà comunicabile. Tuttavia, l’organizzazione in categorie e la comunicazione di tale organizzazione non necessariamente corrispondono a fasi distinte e successive, poiché la verbalizzazione può essere essa stessa strumento di categorizzazione. Questo si osserva in particolar modo negli scambi conversazionali, dove si assiste frequentemente alla costruzione estemporanea, on-line, di categorie funzionali a scopi specifici, che non sedimentano nella memoria a lungo termine, ma vengono dismesse una volta svolta la loro funzione. Questo tipo di categorie, come per esempio [OGGETTI UTILI IN UNA VACANZA AL MARE] viene tipicamente veicolato mediante costruzioni linguistiche complesse e tramite il ricorso ad esempi, poiché tipicamente non esiste un’etichetta linguistica stabile e ‘pronta all’uso’ come per le cosiddette categorie comuni (ad es. [UCCELLI], [MOBILI], ecc.) (Barsalou, 2010). Lo scopo di questo articolo è fornire una panoramica delle strategie linguistiche che possono veicolare la costruzione on-line di categorie, per comprendere più a fondo il rapporto tra i processi di categorizzazione e i contesti discorsivi nei quali questi vengono elaborati e comunicati. Forniremo innanzitutto una descrizione semantica dettagliata di cosa si intende per categorizzazione on-line, soffermandoci in particolare sui processi astrattivi guidati da esempi, sulla loro dipendenza dal contesto (sezione 2.1) e sul rapporto tra categorizzazione estemporanea e vaghezza (sezione 2.2). Una volta individuato il tertium comparationis in modo univoco, procederemo alla descrizione delle strategie linguistiche che possono svolgere la funzione in esame, osservando la variazione attestata sia sul piano morfosintattico che semantico (sezione 3). Nella sezione 4 discuteremo infine le tendenze osservate e porremo le basi per ulteriori sviluppi del lavoro.
2018
Tipologia e 'dintorni': il metodo tipologico alla intersezione di piani di analisi
209
232
Caterina Mauri, Andrea Sansò
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