L’imminente entrata in vigore della Direttiva 2006/88/CE relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e ai relativi prodotti, nonchè alla prevenzione e alle misure di lotta contro talune malattie degli animali acquatici, apporterà diversi cambiamenti all’attuale quadro normativo in materia. Tale Direttiva, emanata con la finalità di aggiornare e rifondere in un unico atto le norme di polizia sanitaria in relazione al commercio degli animali di acquacoltura, dei loro prodotti e al controllo e alla prevenzione delle loro malattie, abrogherà la legislazione primaria esistente in materia e cioè: – la Direttiva 91/67/CEE che stabilisce le norme di polizia sanitaria per la commercializzazione di animali e prodotti di acquacoltura (recepita con il D.P.R. 555/92 e successive modifiche) – la Direttiva 93/53/CEE recante misure comunitarie minime di lotta contro talune malattie dei pesci (recepita con il D.P.R. 263/97) – la Direttiva 95/70/CE che istituisce misure comunitarie minime di lotta contro talune malattie dei molluschi bivalvi (recepita con il D.P.R. 395/98) La legislazione preesistente, redatta più di 15 anni fa con lo scopo di tutelare i più importanti prodotti d’acquacoltura dell’epoca, principalmente salmonidi e ostriche, necessitava di essere aggiornata per integrare una più ampia gamma di pratiche di allevamento e di specie presenti nel settore in conseguenza dell’allargamento della Comunità Europea, tenendo conto degli sviluppi dell’industria, dell’esperienza acquisita nei 15 anni di applicazione della normativa vigente e dei progressi scientifici in questo campo. Il rinnovamento delle norme in materia di acquacoltura si è reso necessario anche per conformarle agli accordi e alle norme tecniche internazionali (SPS agreement, Codice Sanitario Internazionale per gli animali acquatici dell’OIE). Tra gli aspetti più rilevanti e innovativi introdotti dalla Direttiva 2006/88/CE vi sono: – l’introduzione, per la prima volta nell’ambito della produzione primaria, dell’obbligo di riconoscimento delle aziende di acquacoltura e degli stabilimenti di trasformazione; – gli obblighi di registrazione, da parte delle aziende d’acquacoltura, degli spostamenti di animali e loro prodotti in entrata e in uscita, dei casi di mortalità, dei risultati dei programmi di sorveglianza e, per i trasportatori, dei decessi intervenuti durante il trasporto, delle aziende visitate e dei ricambi di acqua effettuati; – le modalità di attribuzione della qualifica sanitaria alle zone e ai compartimenti di acquacoltura e i programmi di sorveglianza sanitaria, le cui frequenze saranno definite sulla base del livello di rischio individuato; – la revisione delle norme per l’immissione sul mercato degli animali d’acquacoltura e loro prodotti con la modifica dell’elenco delle malattie oggetto di misure di polizia sanitaria, distinte in “esotiche” e “non esotiche”; – la compartimentalizzazione delle aziende e i requisiti per il conferimento dello status di indenne da malattia. Proprio sulle nuove norme di polizia sanitaria si focalizza il presente volume, con l’obiettivo di fornire agli operatori del settore ittico una guida pratica ed aggiornata sui controlli e le misure che si applicano per prevenire la diffusione delle malattie dei pesci soggette a denuncia e/o a notifica in ambito comunitario. Per ogni singola malattia viene fornita una descrizione sintetica (specie recettive, diffusione, sintomi, misure di profilassi) che aiuti gli operatori a riconoscerla, quindi vengono esaminate nel dettaglio le disposizioni legislative e gli obblighi posti in atto per evitarne la diffusione. Anche se in questa guida vengono fatti riferimenti alle norme italiane (siano esse recepimento di quelle comunitarie o meno), l’impostazione complessiva è da ritenersi pienamente applicabile anche in Paesi non appartenenti all’UE, che anzi potranno, negli auspici degli Autori, trarre utilità dal contenuto del manuale in ...
Peli A., Scagliarini L. (2008). Lotta alle malattie dei pesci. Una guida pratica pergli operatori del settore. Combating fish diseases. A practical guide for aquaculture production business operators. ROMA : Ideamorphosy s.r.l..
Lotta alle malattie dei pesci. Una guida pratica pergli operatori del settore. Combating fish diseases. A practical guide for aquaculture production business operators
PELI, ANGELO;SCAGLIARINI, LORENZO
2008
Abstract
L’imminente entrata in vigore della Direttiva 2006/88/CE relativa alle condizioni di polizia sanitaria applicabili alle specie animali d’acquacoltura e ai relativi prodotti, nonchè alla prevenzione e alle misure di lotta contro talune malattie degli animali acquatici, apporterà diversi cambiamenti all’attuale quadro normativo in materia. Tale Direttiva, emanata con la finalità di aggiornare e rifondere in un unico atto le norme di polizia sanitaria in relazione al commercio degli animali di acquacoltura, dei loro prodotti e al controllo e alla prevenzione delle loro malattie, abrogherà la legislazione primaria esistente in materia e cioè: – la Direttiva 91/67/CEE che stabilisce le norme di polizia sanitaria per la commercializzazione di animali e prodotti di acquacoltura (recepita con il D.P.R. 555/92 e successive modifiche) – la Direttiva 93/53/CEE recante misure comunitarie minime di lotta contro talune malattie dei pesci (recepita con il D.P.R. 263/97) – la Direttiva 95/70/CE che istituisce misure comunitarie minime di lotta contro talune malattie dei molluschi bivalvi (recepita con il D.P.R. 395/98) La legislazione preesistente, redatta più di 15 anni fa con lo scopo di tutelare i più importanti prodotti d’acquacoltura dell’epoca, principalmente salmonidi e ostriche, necessitava di essere aggiornata per integrare una più ampia gamma di pratiche di allevamento e di specie presenti nel settore in conseguenza dell’allargamento della Comunità Europea, tenendo conto degli sviluppi dell’industria, dell’esperienza acquisita nei 15 anni di applicazione della normativa vigente e dei progressi scientifici in questo campo. Il rinnovamento delle norme in materia di acquacoltura si è reso necessario anche per conformarle agli accordi e alle norme tecniche internazionali (SPS agreement, Codice Sanitario Internazionale per gli animali acquatici dell’OIE). Tra gli aspetti più rilevanti e innovativi introdotti dalla Direttiva 2006/88/CE vi sono: – l’introduzione, per la prima volta nell’ambito della produzione primaria, dell’obbligo di riconoscimento delle aziende di acquacoltura e degli stabilimenti di trasformazione; – gli obblighi di registrazione, da parte delle aziende d’acquacoltura, degli spostamenti di animali e loro prodotti in entrata e in uscita, dei casi di mortalità, dei risultati dei programmi di sorveglianza e, per i trasportatori, dei decessi intervenuti durante il trasporto, delle aziende visitate e dei ricambi di acqua effettuati; – le modalità di attribuzione della qualifica sanitaria alle zone e ai compartimenti di acquacoltura e i programmi di sorveglianza sanitaria, le cui frequenze saranno definite sulla base del livello di rischio individuato; – la revisione delle norme per l’immissione sul mercato degli animali d’acquacoltura e loro prodotti con la modifica dell’elenco delle malattie oggetto di misure di polizia sanitaria, distinte in “esotiche” e “non esotiche”; – la compartimentalizzazione delle aziende e i requisiti per il conferimento dello status di indenne da malattia. Proprio sulle nuove norme di polizia sanitaria si focalizza il presente volume, con l’obiettivo di fornire agli operatori del settore ittico una guida pratica ed aggiornata sui controlli e le misure che si applicano per prevenire la diffusione delle malattie dei pesci soggette a denuncia e/o a notifica in ambito comunitario. Per ogni singola malattia viene fornita una descrizione sintetica (specie recettive, diffusione, sintomi, misure di profilassi) che aiuti gli operatori a riconoscerla, quindi vengono esaminate nel dettaglio le disposizioni legislative e gli obblighi posti in atto per evitarne la diffusione. Anche se in questa guida vengono fatti riferimenti alle norme italiane (siano esse recepimento di quelle comunitarie o meno), l’impostazione complessiva è da ritenersi pienamente applicabile anche in Paesi non appartenenti all’UE, che anzi potranno, negli auspici degli Autori, trarre utilità dal contenuto del manuale in ...I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.