L’articolo richiestomi dalla Biblioteca Hertziana/Max-Plank-Institut für Kunstgeschichte Rom per la sezione romana del grande convegno internazionale tenuto in occasione del 250-esimo anniversario della morte di Heinrich von Brühl (1700-1763), primo ministro sassone e mecenate insigne, mi ha permesso di sfruttare i notevolissimi carteggi tuttora inediti del bolognese Giovanni Lodovico Bianconi (1717-1781) in ottica diversa da quanto avviene nei miei studi del 1999-2013. Medico-scienziato, erudito e giornalista G.L. Bianconi è il più importante mediatore culturale fra l’Italia e la corte sassone sia durante i 14 anni trascorsi a Dresda in qualità di archiatra e diplomatico, sia successivamente al suo ritorno a Roma con la qualifica di Ministerresident/Consigliere sassone. Viene focalizzato in particolare per la prima volta il retroterra remoto di due Elogi apparsi nella «Antologia romana» e delle recensioni agli Oratorum graecorum [...] Monumenta di Johann Jakob Reiske e alla Idée générale d’une collection complette d’estampes di «Carlo Enrico d’Heineken», segretario privato e bibliotecario di Brühl. L’attribuzione della loro paternità a G.L. Bianconi è stata resa possibile dalla consultazione delle note manoscritte di G.C. Amaduzzi nella Biblioteca dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone. Un altro capitolo segreto attualmente in pieno sviluppo è quello della circolazione di manoscritti e libri fra Roma e la Sassonia. La tesi del mio contributo è che le diverse attività del Bianconi romano rispondano a una sapiente strategia promozionale della corte sassone.
Giovanni Lodovico Bianconi "promotore per conto della spesa" delle "Efemeridi letterarie di Roma" e della "Antologia romana"
Cantarutti, Giulia
2017
Abstract
L’articolo richiestomi dalla Biblioteca Hertziana/Max-Plank-Institut für Kunstgeschichte Rom per la sezione romana del grande convegno internazionale tenuto in occasione del 250-esimo anniversario della morte di Heinrich von Brühl (1700-1763), primo ministro sassone e mecenate insigne, mi ha permesso di sfruttare i notevolissimi carteggi tuttora inediti del bolognese Giovanni Lodovico Bianconi (1717-1781) in ottica diversa da quanto avviene nei miei studi del 1999-2013. Medico-scienziato, erudito e giornalista G.L. Bianconi è il più importante mediatore culturale fra l’Italia e la corte sassone sia durante i 14 anni trascorsi a Dresda in qualità di archiatra e diplomatico, sia successivamente al suo ritorno a Roma con la qualifica di Ministerresident/Consigliere sassone. Viene focalizzato in particolare per la prima volta il retroterra remoto di due Elogi apparsi nella «Antologia romana» e delle recensioni agli Oratorum graecorum [...] Monumenta di Johann Jakob Reiske e alla Idée générale d’une collection complette d’estampes di «Carlo Enrico d’Heineken», segretario privato e bibliotecario di Brühl. L’attribuzione della loro paternità a G.L. Bianconi è stata resa possibile dalla consultazione delle note manoscritte di G.C. Amaduzzi nella Biblioteca dei Filopatridi di Savignano sul Rubicone. Un altro capitolo segreto attualmente in pieno sviluppo è quello della circolazione di manoscritti e libri fra Roma e la Sassonia. La tesi del mio contributo è che le diverse attività del Bianconi romano rispondano a una sapiente strategia promozionale della corte sassone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.