La "memoria negata" dall'Europa è quella degli émigrés Romei, cioè romano-orientali verso l'Europa occidentale dopo la caduta di Costantinopoli (1453) e la definitiva disgregazione territoriale dell'impero bizantino, in cerca di un centro di gravità permanente dove poter perpetuare la continuità ideologica e religiosa della cristianità romano-ortodossa. L'Europa Occidentale, attorno alla Curia pontificia romana, se pur dietro la lusinga di attenzioni dovute ai motivi culturali (le traduzioni dei classici, il collezionismo di codici e icone), respinse le richieste di aiuto, mentre le accettò il nascente regno di Moscovia, nucleo, in questa seconda metà del Quattrocento, del futuro impero russo. Le vicende degli ultimi Paleologi di Bisanzio si intrecciano cioè, con quelle dei Signori dei potentati italiani, delle corti, degli interessi commerciali di Venezia, quelli egemonici del regno di Napoli, fino a quelli religiosi dei pontefici romani. Sullo sfondo, vero e proprio leitmotiv, il progetto di Crociata, sempre sostenuto e mai realmente accettato.

G. VESPIGNANI (2017). La memoria negata. Bisanzio e l’Europa, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull’alto Medioevo, 2017 (Quaderni di Bizantinistica, 18), 223 pagg., X tavv., 15 figg.. Spoleto (PG) : FONDAZIONE CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO.

La memoria negata. Bisanzio e l’Europa, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull’alto Medioevo, 2017 (Quaderni di Bizantinistica, 18), 223 pagg., X tavv., 15 figg.

G. VESPIGNANI
2017

Abstract

La "memoria negata" dall'Europa è quella degli émigrés Romei, cioè romano-orientali verso l'Europa occidentale dopo la caduta di Costantinopoli (1453) e la definitiva disgregazione territoriale dell'impero bizantino, in cerca di un centro di gravità permanente dove poter perpetuare la continuità ideologica e religiosa della cristianità romano-ortodossa. L'Europa Occidentale, attorno alla Curia pontificia romana, se pur dietro la lusinga di attenzioni dovute ai motivi culturali (le traduzioni dei classici, il collezionismo di codici e icone), respinse le richieste di aiuto, mentre le accettò il nascente regno di Moscovia, nucleo, in questa seconda metà del Quattrocento, del futuro impero russo. Le vicende degli ultimi Paleologi di Bisanzio si intrecciano cioè, con quelle dei Signori dei potentati italiani, delle corti, degli interessi commerciali di Venezia, quelli egemonici del regno di Napoli, fino a quelli religiosi dei pontefici romani. Sullo sfondo, vero e proprio leitmotiv, il progetto di Crociata, sempre sostenuto e mai realmente accettato.
2017
223
G. VESPIGNANI (2017). La memoria negata. Bisanzio e l’Europa, Spoleto, Fondazione Centro italiano di studi sull’alto Medioevo, 2017 (Quaderni di Bizantinistica, 18), 223 pagg., X tavv., 15 figg.. Spoleto (PG) : FONDAZIONE CENTRO ITALIANO DI STUDI SULL'ALTO MEDIOEVO.
G. VESPIGNANI
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