Carl Gustav Jung nel 1916 descrive il concetto di funzione trascendente e la paragona ad una funzione matematica. Essa deriva dall’unificazione di contenuti consci e inconsci, questi ultimi formanti lo psicoide, o inconscio collettivo. Tale funzione viene fornita al paziente dall’analista. Questo meccanismo terapeutico può richiamare il processo di rêverie, e dunque di funzione alfa, descritto nel 1962 da Wilfred Bion, il quale alla fine degli anni cinquanta, aveva già definito il concetto di protomentale grazie al suo lavoro sui gruppi. A seguito della teoria sulla formazione del pensiero, lo psicoanalista inglese formula il concetto di funzione alfa, operazione mentale capace di trasformare le informazioni sensoriali non mentalizzate in elementi mentalizzabili alfa e consentire così alla mente di formulare pensieri onirici. Il concetto di funzione alfa, come pure quello di protomentale, fanno pensare ai concetti junghiani di funzione trascendente e di psicoide. Se non è possibile rilevare derivazioni fra le teorie di Bion e di Jung, è però evidenziabile un comune interesse per lo studio del funzionamento psicotico, nonché la presenza di analogie fra i concetti di fatto scelto bioniano e sincronicità junghiana
Gramantieri Riccardo, Neri Erica (2017). Psicoide e protomentale: Jung e Bion. IL MINOTAURO, XLIV, 33-47.
Psicoide e protomentale: Jung e Bion.
Neri EricaMembro del Collaboration Group
2017
Abstract
Carl Gustav Jung nel 1916 descrive il concetto di funzione trascendente e la paragona ad una funzione matematica. Essa deriva dall’unificazione di contenuti consci e inconsci, questi ultimi formanti lo psicoide, o inconscio collettivo. Tale funzione viene fornita al paziente dall’analista. Questo meccanismo terapeutico può richiamare il processo di rêverie, e dunque di funzione alfa, descritto nel 1962 da Wilfred Bion, il quale alla fine degli anni cinquanta, aveva già definito il concetto di protomentale grazie al suo lavoro sui gruppi. A seguito della teoria sulla formazione del pensiero, lo psicoanalista inglese formula il concetto di funzione alfa, operazione mentale capace di trasformare le informazioni sensoriali non mentalizzate in elementi mentalizzabili alfa e consentire così alla mente di formulare pensieri onirici. Il concetto di funzione alfa, come pure quello di protomentale, fanno pensare ai concetti junghiani di funzione trascendente e di psicoide. Se non è possibile rilevare derivazioni fra le teorie di Bion e di Jung, è però evidenziabile un comune interesse per lo studio del funzionamento psicotico, nonché la presenza di analogie fra i concetti di fatto scelto bioniano e sincronicità junghianaI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.