Una danza che racconta, un teatro di corpi e poche parole, un percorso sonoro che punta all'evocazione e non rifiuta la narrazione. Gruppo nanou nasce a Ravenna e da sempre si è contraddistinto per il tentativo di raccontare spezzando una normale linearità dei ‘fatti’. Negli spettacoli del gruppo vi sono lacerti di accadimenti, reperti che chi guarda deve ricostruire, in cerca di un ‘intero’ che la compagnia di Ravenna programmaticamente nega. Così è per Namoro, la prima opera del 2004 e considerabile come una sorta di prologo. Successivamente si saggiano le possibilità del corpo e della mente in Desert-Inn e Sulla conoscenza irrazionale dell'oggetto [tracce verso il nulla], spettacoli del 2006 e 2007, si mette in campo lo studio di un quotidiano sottilmente sabotato e rifratto in rivoli che chi guarda può scegliere di seguire (la trilogia Motel, 2008-2011) infine si sosta nel bilico fra composizione astratta del gesto danzato (con tinte sportive) e disegno narrativo di figure, personaggi, simboli (dal progetto Dancing Hall a Strettamente Confidenziale, giungendo all'ultimo J.D.). Il saggio analizza la traiettoria poetica di gruppo nanou, tentando altresì di creare un contesto relativo al sistema del teatro e della danza italiani odierni.
Donati, L. (2015). Al lato della rappresentazione. I paesaggi performativi di gruppo nanou. ARABESCHI, n 6, 17-28.
Al lato della rappresentazione. I paesaggi performativi di gruppo nanou
Donati, Lorenzo
2015
Abstract
Una danza che racconta, un teatro di corpi e poche parole, un percorso sonoro che punta all'evocazione e non rifiuta la narrazione. Gruppo nanou nasce a Ravenna e da sempre si è contraddistinto per il tentativo di raccontare spezzando una normale linearità dei ‘fatti’. Negli spettacoli del gruppo vi sono lacerti di accadimenti, reperti che chi guarda deve ricostruire, in cerca di un ‘intero’ che la compagnia di Ravenna programmaticamente nega. Così è per Namoro, la prima opera del 2004 e considerabile come una sorta di prologo. Successivamente si saggiano le possibilità del corpo e della mente in Desert-Inn e Sulla conoscenza irrazionale dell'oggetto [tracce verso il nulla], spettacoli del 2006 e 2007, si mette in campo lo studio di un quotidiano sottilmente sabotato e rifratto in rivoli che chi guarda può scegliere di seguire (la trilogia Motel, 2008-2011) infine si sosta nel bilico fra composizione astratta del gesto danzato (con tinte sportive) e disegno narrativo di figure, personaggi, simboli (dal progetto Dancing Hall a Strettamente Confidenziale, giungendo all'ultimo J.D.). Il saggio analizza la traiettoria poetica di gruppo nanou, tentando altresì di creare un contesto relativo al sistema del teatro e della danza italiani odierni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.