Il termine “impresa” associato alla scuola genera incomprensioni e atteggiamenti contrastanti. Ciò dipende dal fatto che pensiamo all’impresa come a uno strumento di produzione di bene ci economici a favore di chi, vantando diritti privati di pro- prietà sul capitale investito nello svolgimento di un’attività commerciale, è mosso unicamente dall’incentivo di massimizzare il ritorno economico di quell’investimen- to. Ne facciamo discendere tutta una serie di conseguenze negative (selezione degli studenti unicamente in base alla capacità di reddito; ef cientismo e abbatti- mento della qualità del servizio; interferenza nella sfera di autonomia professionale dei docenti; modelli organizzativi formali e gerarchici) che portano a considerare la scuola-impresa come una sorta di “mostro sociale” perché riteniamo inconcilia- bili il fare educazione con il fare impresa; in effetti, riteniamo non adeguato uno strumento privatistico qual è l’impresa con una nalità collettiva qual è l’educazio- ne. E invece non solo è possibile fare educazione attraverso il sistema dei valori, dei metodi e degli incentivi sottesi dal concetto di impresa, ma la ricerca empirica ha dimostrato che sotto certe condizioni lo si può fare meglio, puntando cioè alla formazione integrale della persona e non semplicemente a una presunta eccellenza accademica o a un successo formativo strumentale a rispondere alle contingenti esigenze dei mercati del lavoro.

Organizzare una impresa per l’educazione

Paletta Angelo
2017

Abstract

Il termine “impresa” associato alla scuola genera incomprensioni e atteggiamenti contrastanti. Ciò dipende dal fatto che pensiamo all’impresa come a uno strumento di produzione di bene ci economici a favore di chi, vantando diritti privati di pro- prietà sul capitale investito nello svolgimento di un’attività commerciale, è mosso unicamente dall’incentivo di massimizzare il ritorno economico di quell’investimen- to. Ne facciamo discendere tutta una serie di conseguenze negative (selezione degli studenti unicamente in base alla capacità di reddito; ef cientismo e abbatti- mento della qualità del servizio; interferenza nella sfera di autonomia professionale dei docenti; modelli organizzativi formali e gerarchici) che portano a considerare la scuola-impresa come una sorta di “mostro sociale” perché riteniamo inconcilia- bili il fare educazione con il fare impresa; in effetti, riteniamo non adeguato uno strumento privatistico qual è l’impresa con una nalità collettiva qual è l’educazio- ne. E invece non solo è possibile fare educazione attraverso il sistema dei valori, dei metodi e degli incentivi sottesi dal concetto di impresa, ma la ricerca empirica ha dimostrato che sotto certe condizioni lo si può fare meglio, puntando cioè alla formazione integrale della persona e non semplicemente a una presunta eccellenza accademica o a un successo formativo strumentale a rispondere alle contingenti esigenze dei mercati del lavoro.
2017
Paletta Angelo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/625797
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