Negli ultimi anni sta diventando sempre più incalzante la necessità di affidare i propri archivi digitali ad aziende ed enti che forniscono servizi di archiviazione e conservazione a lungo termine; tuttavia questa operazione presuppone un’implicita fiducia nell’affidabilità del fornitore e di conseguenza comincia ad essere impellente l’individuazione di criteri sulla base dei quali valutare i depositi digitali. Nel panorama italiano esistono norme ben precise per le pubbliche amministrazioni, che devono necessariamente affidare i loro archivi digitali a conservatori che abbiamo ottenuto l’accreditamento da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), ma non vi sono regole altrettanto stringenti per le aziende o per le singole persone che possono decidere di consegnare i propri archivi a qualsiasi conservatore digitale, anche non accreditato. Inoltre, nulla vieta di rivolgersi al mercato europeo od internazionale, dove le legislazioni sono differenti. Ecco, quindi, che diventa importante individuare delle modalità condivise a livello internazionale per valutare l’affidabilità di un deposito digitale al fine di provare la credibilità del deposito e dei suoi contenuti
ALLEGREZZA, S. (2015). La certificazione dei depositi digitali: il Data Seal of Approval. JLIS.IT, 6(3), 39-56.
La certificazione dei depositi digitali: il Data Seal of Approval
ALLEGREZZA, STEFANO
2015
Abstract
Negli ultimi anni sta diventando sempre più incalzante la necessità di affidare i propri archivi digitali ad aziende ed enti che forniscono servizi di archiviazione e conservazione a lungo termine; tuttavia questa operazione presuppone un’implicita fiducia nell’affidabilità del fornitore e di conseguenza comincia ad essere impellente l’individuazione di criteri sulla base dei quali valutare i depositi digitali. Nel panorama italiano esistono norme ben precise per le pubbliche amministrazioni, che devono necessariamente affidare i loro archivi digitali a conservatori che abbiamo ottenuto l’accreditamento da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID), ma non vi sono regole altrettanto stringenti per le aziende o per le singole persone che possono decidere di consegnare i propri archivi a qualsiasi conservatore digitale, anche non accreditato. Inoltre, nulla vieta di rivolgersi al mercato europeo od internazionale, dove le legislazioni sono differenti. Ecco, quindi, che diventa importante individuare delle modalità condivise a livello internazionale per valutare l’affidabilità di un deposito digitale al fine di provare la credibilità del deposito e dei suoi contenutiI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.