Due recenti sentenze di merito si allineano alla pronuncia della Cassazione che, ormai cinque anni orsono, confermò la prima decisione italiana nella quale fu disposta la condanna dell’INAIL a corrispondere una rendita per malattia professionale derivante dall’uso del telefono cellulare. L’affermarsi di questo indirizzo interpretativo unitamente all’allarme destato dai dati epidemiologici emersi da studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per mezzo della International Agency for Research on Cancer (IARC), induce ad interrogarsi sugli scenari che potrebbero configurarsi nella prospettiva della responsabilità del produttore nell’ambito della quale, da una parte, si riscontra in tempi recenti una chiara limitazione della responsabilità per i danni cagionati da prodotti conformi agli standard legislativi, ma, al tempo stesso, si profilano nuove prospettive di tutela della salute della persona scaturenti dall’affermarsi del principio di precauzione.
enrico al mureden (2017). I danni da utilizzo del cellulare tra conformità del prodotto agli standard legislativi, principio di precauzione e autoresponsabilità dell’utilizzatore. IL CORRIERE GIURIDICO, 8-9, 1082-1095.
I danni da utilizzo del cellulare tra conformità del prodotto agli standard legislativi, principio di precauzione e autoresponsabilità dell’utilizzatore
enrico al mureden
2017
Abstract
Due recenti sentenze di merito si allineano alla pronuncia della Cassazione che, ormai cinque anni orsono, confermò la prima decisione italiana nella quale fu disposta la condanna dell’INAIL a corrispondere una rendita per malattia professionale derivante dall’uso del telefono cellulare. L’affermarsi di questo indirizzo interpretativo unitamente all’allarme destato dai dati epidemiologici emersi da studi condotti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per mezzo della International Agency for Research on Cancer (IARC), induce ad interrogarsi sugli scenari che potrebbero configurarsi nella prospettiva della responsabilità del produttore nell’ambito della quale, da una parte, si riscontra in tempi recenti una chiara limitazione della responsabilità per i danni cagionati da prodotti conformi agli standard legislativi, ma, al tempo stesso, si profilano nuove prospettive di tutela della salute della persona scaturenti dall’affermarsi del principio di precauzione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.