Rilevando il calo dell’interesse critico per Orwell proprio mentre la sua opera è sulla bocca di tutti, giornalisti, politici e sociologi, il saggio spiega questa riluttanza ad affrontare la rappresentazione del mondo orwelliano proprio con la profondità e l’attualità della sua analisi : con il fatto che essa è imperniata sulla guerra, la guerra perenne, dall’ambito militare-mediatico a quello intimo della divisa psiche occidentale. La potente tecnica impressionista di Orwell da corpo a tutte le paure del mondo totalitario variamente teorizzato dal filosofo contemporaneo Baudrillard, in particolare in un saggio recente “La guerra del Golfo non c’è stata” (1999).
Guerra reale e guerra simulata: Orwell illustra Baudrillard / B. Battaglia. - STAMPA. - (2008), pp. 339-344. (Intervento presentato al convegno Conflitti: strategie di rappresentazione della guerra nella cultura postmoderna. Convegno organizzato dal Dipartimento di lingue e letterature straniere moderne con il patrocinio dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. Studiosi di varie provenienze geografiche e disciplinari a confronto secondo una prospettiva comparata, nel tentativo di indagare sui dibattiti del presente e sulla memoria culturale del recente passato. tenutosi a Bologna nel 5-7 ottobre 2006).
Guerra reale e guerra simulata: Orwell illustra Baudrillard
BATTAGLIA, MARIA BEATRICE
2008
Abstract
Rilevando il calo dell’interesse critico per Orwell proprio mentre la sua opera è sulla bocca di tutti, giornalisti, politici e sociologi, il saggio spiega questa riluttanza ad affrontare la rappresentazione del mondo orwelliano proprio con la profondità e l’attualità della sua analisi : con il fatto che essa è imperniata sulla guerra, la guerra perenne, dall’ambito militare-mediatico a quello intimo della divisa psiche occidentale. La potente tecnica impressionista di Orwell da corpo a tutte le paure del mondo totalitario variamente teorizzato dal filosofo contemporaneo Baudrillard, in particolare in un saggio recente “La guerra del Golfo non c’è stata” (1999).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.