Introduzione La sciatica, o sindrome radicolare lombare, rappresenta una causa frequente di mal di schiena, claudicatio, dolore o altri discomfort all’arto inferiore ma la sua eziologia può essere di non facile interpretazione soprattutto in pazienti di età avanzata a causa della probabile presenza di comorbilità. La claudicatio vascolare rappresenta una delle condizioni che possono mimare un disturbo di competenza fisioterapica come la sindrome radicolare lombare o la stenosi del canale vertebrale lombare. Materiali e Metodi Descrizione del caso: Si è presentato alla nostra attenzione il signor B.R., 67aa., infermiere in pensione, che coltiva i terreni di famiglia per hobby. La diagnosi medica di invio era lombosciatalgia sx. All’anamnesi lamentava dolore da 45gg al gluteo e alla coscia sx che si accompagnava anche a stanchezza e crampi con zoppia dopo aver percorso solo 20 metri. Lamentava inoltre formicolio e sensazione di freddo a caviglia e piede sx nelle ore notturne. Non presentava dolore alla schiena, i movimenti del rachide non erano limitati e non modificavano i sintomi. All’anamnesi remota non sono state riferite patologie sistemiche in atto o pregresse, interventi chirurgici o incidenti. Ci riferisce di essere un fortefumatore, 30 sigarette al giorno da quando ha memoria. La TAC rileva ernie discali multiple (L1/L2, L5/S1). I sintomi risultano grossomodo uguali dal periodo d’esordio. Il paziente riferisce di aver assunto antiinfiammatori e miorilassanti per 10 giorni, senza riceverne alcun giovamento. L’esame fisico ha messo subito in evidenza all’ispezione una netta differenza di tono trofismo e colorito tra l’arto inferiore dx e sx. L’arto sx appariva meno peloso del controlaterale, la pelle appariva molto secca, di colore scuro, ricoperta da numerose e vistose varici. Il piede appariva violaceo con unghie ingiallite e rialzate. Alla palpazione l’arto sx era considerevolmente più freddo ed erano assenti i principali polsi dell’arto inferiore: femorale, popliteo, tibiale, pedidia. Discussione Come afferma Deyo in riferimento alle valutazione delle red flags, è molto più rilevante l’esame soggettivo dell’esame fisico, infatti nella presentazione di questo caso clinico appare evidente l’incongruenza tra la storia del paziente, la manifestazione clinica e la diagnosi medica. La valutazione globale del paziente ha permesso di evidenziale questa incongruenza e di mettere in dubbio la possibilità che i sintomi lamentati dal paziente fossero di origine muscolo scheletrica. Per questo motivo si è reso necessario rinviare il paziente dal medico per un approfondimento diagnostico che ha rilevato un’ostruzione del 90% dell’arteria iliaca di sx e del più del 50 % di quella di dx. Conclusioni Il paziente protagonista di questo report, affetto da claudicatio vascolare da probabile sindrome di Leriche (ancora in via di accertamento), di fornisce una prova importante di come il processo di screening per la esclusione di patologie non muscoloscheletriche deve essere sempre una priorità nella pratica clinica del Fisioterapista, soprattutto in presenza di una o più red flags.

VANTI, C. (2011). La diagnosi differenziale in un paziente anziano: sciatica o claudicatio vascolare?.

La diagnosi differenziale in un paziente anziano: sciatica o claudicatio vascolare?

VANTI, CARLA
2011

Abstract

Introduzione La sciatica, o sindrome radicolare lombare, rappresenta una causa frequente di mal di schiena, claudicatio, dolore o altri discomfort all’arto inferiore ma la sua eziologia può essere di non facile interpretazione soprattutto in pazienti di età avanzata a causa della probabile presenza di comorbilità. La claudicatio vascolare rappresenta una delle condizioni che possono mimare un disturbo di competenza fisioterapica come la sindrome radicolare lombare o la stenosi del canale vertebrale lombare. Materiali e Metodi Descrizione del caso: Si è presentato alla nostra attenzione il signor B.R., 67aa., infermiere in pensione, che coltiva i terreni di famiglia per hobby. La diagnosi medica di invio era lombosciatalgia sx. All’anamnesi lamentava dolore da 45gg al gluteo e alla coscia sx che si accompagnava anche a stanchezza e crampi con zoppia dopo aver percorso solo 20 metri. Lamentava inoltre formicolio e sensazione di freddo a caviglia e piede sx nelle ore notturne. Non presentava dolore alla schiena, i movimenti del rachide non erano limitati e non modificavano i sintomi. All’anamnesi remota non sono state riferite patologie sistemiche in atto o pregresse, interventi chirurgici o incidenti. Ci riferisce di essere un fortefumatore, 30 sigarette al giorno da quando ha memoria. La TAC rileva ernie discali multiple (L1/L2, L5/S1). I sintomi risultano grossomodo uguali dal periodo d’esordio. Il paziente riferisce di aver assunto antiinfiammatori e miorilassanti per 10 giorni, senza riceverne alcun giovamento. L’esame fisico ha messo subito in evidenza all’ispezione una netta differenza di tono trofismo e colorito tra l’arto inferiore dx e sx. L’arto sx appariva meno peloso del controlaterale, la pelle appariva molto secca, di colore scuro, ricoperta da numerose e vistose varici. Il piede appariva violaceo con unghie ingiallite e rialzate. Alla palpazione l’arto sx era considerevolmente più freddo ed erano assenti i principali polsi dell’arto inferiore: femorale, popliteo, tibiale, pedidia. Discussione Come afferma Deyo in riferimento alle valutazione delle red flags, è molto più rilevante l’esame soggettivo dell’esame fisico, infatti nella presentazione di questo caso clinico appare evidente l’incongruenza tra la storia del paziente, la manifestazione clinica e la diagnosi medica. La valutazione globale del paziente ha permesso di evidenziale questa incongruenza e di mettere in dubbio la possibilità che i sintomi lamentati dal paziente fossero di origine muscolo scheletrica. Per questo motivo si è reso necessario rinviare il paziente dal medico per un approfondimento diagnostico che ha rilevato un’ostruzione del 90% dell’arteria iliaca di sx e del più del 50 % di quella di dx. Conclusioni Il paziente protagonista di questo report, affetto da claudicatio vascolare da probabile sindrome di Leriche (ancora in via di accertamento), di fornisce una prova importante di come il processo di screening per la esclusione di patologie non muscoloscheletriche deve essere sempre una priorità nella pratica clinica del Fisioterapista, soprattutto in presenza di una o più red flags.
2011
I Congresso Internazionale S.I.F. (Società Italiana di Fisioterapia): La fisioterapia nella prevenzione e nel trattamento delle disfunzioni nell’anziano
VANTI, C. (2011). La diagnosi differenziale in un paziente anziano: sciatica o claudicatio vascolare?.
VANTI, CARLA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/623616
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