Questo articolo riguarda l’analisi dei dati sull’uso del tempo raccolti mediante diari giornalieri. In letteratura, sono tre gli indicatori statistici di più frequente impiego: la durata media generica e la durata media specifica delle attività, e la frequenza (tasso) di partecipazione alle attività medesime. L’interpretazione corrente vuole che i valori di questi indicatori riguardino campioni o popolazioni di individui. Così la durata media specifica è interpretata come il tempo dedicato in media ad una attività dai soggetti attivi appartenenti ad un dato aggregato. Così ancora, la frequenza di partecipazione è la quota percentuale degli individui attivi in quello stesso aggregato. Nell’articolo si sostiene che se queste interpretazioni sono corrette, allora non possono essere corrette le stime che quegli indicatori forniscono. Si propone una diversa linea interpretativa, fondata sul fatto che gli indicatori si riferiscano piuttosto ad una popolazione di eventi. Solo adottando questo diverso significato le stime prodotte dagli indicatori risulteranno corrette.

Leggere i dati Istat sull'uso del tempo / M. Rossi. - In: POLIS. - ISSN 1120-9488. - STAMPA. - 22:2(2008), pp. 275-303. [10.1424/27491]

Leggere i dati Istat sull'uso del tempo

ROSSI, MAURIZIO
2008

Abstract

Questo articolo riguarda l’analisi dei dati sull’uso del tempo raccolti mediante diari giornalieri. In letteratura, sono tre gli indicatori statistici di più frequente impiego: la durata media generica e la durata media specifica delle attività, e la frequenza (tasso) di partecipazione alle attività medesime. L’interpretazione corrente vuole che i valori di questi indicatori riguardino campioni o popolazioni di individui. Così la durata media specifica è interpretata come il tempo dedicato in media ad una attività dai soggetti attivi appartenenti ad un dato aggregato. Così ancora, la frequenza di partecipazione è la quota percentuale degli individui attivi in quello stesso aggregato. Nell’articolo si sostiene che se queste interpretazioni sono corrette, allora non possono essere corrette le stime che quegli indicatori forniscono. Si propone una diversa linea interpretativa, fondata sul fatto che gli indicatori si riferiscano piuttosto ad una popolazione di eventi. Solo adottando questo diverso significato le stime prodotte dagli indicatori risulteranno corrette.
2008
Leggere i dati Istat sull'uso del tempo / M. Rossi. - In: POLIS. - ISSN 1120-9488. - STAMPA. - 22:2(2008), pp. 275-303. [10.1424/27491]
M. Rossi
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