Le previsioni di un incremento delle temperature globali e di un conseguente innalzamento del livello del mare nei prossimi decenni/secoli ha sollevato interrogativi riguardo la risposta dei parassiti al cambiamento climatico antropogenico. In particolare questo lavoro prevede lo studio delle tracce di parassitismo da trematodi digenei Gymnophallidae che si manifestano in forma di pits, depressioni ovali con bordi rialzati all’interno delle valve di esemplari fossili di Abra segmentum, per verificare se questo tipo di lesione sia presente (e con quale frequenza) anche negli esemplari attuali comparandole con quelle evidenziabili in A. segmentum datati fino a circa 9000 anni fa. Gli esemplari viventi di A. segmentum studiati in questa ricerca sono stati campionati in tre aree salmastre costiere, Piallassa Baiona (RA), Saline di Cervia (FC) e Laguna di Lesina (FG). Le località scelte rappresentano habitat ideali per la specie A. segmentum, nonché analoghi moderni degli ambienti olocenici in studio. Per ogni sito sono state delimitate aree di 25 m2 e, per i siti romagnoli, raccolti ~200 esemplari vivi di A. segmentum durante Giugno - Luglio 2017, mentre nella Laguna di Lesina oltre ai campionamenti estivi consistenti in ~200 esemplari vivi, erano stati prelevati ulteriori ~100 esemplari anche durante Novembre - Dicembre 2016. I bivalvi sono stati aperti ed esaminati allo stereomicroscopio; il tessuto molle è stato rimosso dalle valve e pressato tra due vetrini portaoggetto per l’individuazione di sporocisti, cercarie e metacercarie di trematodi digenei, con particolare attenzione a queste ultime che sono ritenute responsabili della formazione dei pits sulle valve interne (Campbell, 1985, Cremonte & Ituarte, 2003). Gli elementi parassitari riscontrati venivano fissati in etanolo 70%, sia previo isolamento sia all’interno dei tessuti, per la successiva identificazione morfologica e molecolare. I risultati indicano valori di prevalenza di stadi larvali di trematodi digenei molto variabili e talvolta molto elevati nella Laguna di Lesina (tra 6 e 61%), e valori di prevalenza inferiori e con range meno ampio in quelli delle Saline di Cervia (tra 23 e 34%) e Piallassa Baiona (tra 7 e 17%). Quando riferiti agli esemplari con sole metacercarie la prevalenza media nella laguna di Lesina scende al 21%±5%, 20%±5% per le Saline di Cervia e 7%±3% per Piallassa Baiona. A livello stagionale, nella Laguna di Lesina i campioni invernali hanno presentato prevalenza inferiore rispetto a quelli estivi, con valore massimo di 6%. L’analisi dei pits sulle valve degli esemplari attuali parassitati ha messo in luce come gli esemplari di A. segmentum viventi sviluppino accenni di pits molto meno marcati rispetto alle controparti fossili, sebbene sia da evidenziare come l’identificazione dei parassiti reperiti nel corso della presente indagine sia ancora in corso. Il confronto preliminare tra i valori di prevalenza dei pits in A. segmentum fossili riportati da Scarponi et al. (2017) evidenzia come mediamente la presenza dei pits nel record fossile durante le fasi di rapido innalzamento del livello marino appaia più elevata rispetto agli esemplari attuali. I risultati ottenuti nel corso di questa indagine nel confronto tra Abra segmentum fossili e attuali, pone l’accento sull’importanza di ulteriori approfondimenti sul rischio che l’aumento del livello marino causato dal riscaldamento globale possa in futuro, come già accaduto in passato, provocare una maggior diffusione e patogenicità di parassiti marini con effetti negativi sugli ecosistemi interessati.
Azzarone M., S.D. (2017). OLTRE LA BARRIERA TEMPO: RICERCA SULLE INFESTAZIONI DA TREMATODI DIGENEI IN BIVALVI DI ACQUA SALMASTRA DELL’OLOCENE ITALIANO.
OLTRE LA BARRIERA TEMPO: RICERCA SULLE INFESTAZIONI DA TREMATODI DIGENEI IN BIVALVI DI ACQUA SALMASTRA DELL’OLOCENE ITALIANO
Azzarone M.;Scarponi D.;Caffara M.;Gustinelli A.;Fioravanti M. L.
2017
Abstract
Le previsioni di un incremento delle temperature globali e di un conseguente innalzamento del livello del mare nei prossimi decenni/secoli ha sollevato interrogativi riguardo la risposta dei parassiti al cambiamento climatico antropogenico. In particolare questo lavoro prevede lo studio delle tracce di parassitismo da trematodi digenei Gymnophallidae che si manifestano in forma di pits, depressioni ovali con bordi rialzati all’interno delle valve di esemplari fossili di Abra segmentum, per verificare se questo tipo di lesione sia presente (e con quale frequenza) anche negli esemplari attuali comparandole con quelle evidenziabili in A. segmentum datati fino a circa 9000 anni fa. Gli esemplari viventi di A. segmentum studiati in questa ricerca sono stati campionati in tre aree salmastre costiere, Piallassa Baiona (RA), Saline di Cervia (FC) e Laguna di Lesina (FG). Le località scelte rappresentano habitat ideali per la specie A. segmentum, nonché analoghi moderni degli ambienti olocenici in studio. Per ogni sito sono state delimitate aree di 25 m2 e, per i siti romagnoli, raccolti ~200 esemplari vivi di A. segmentum durante Giugno - Luglio 2017, mentre nella Laguna di Lesina oltre ai campionamenti estivi consistenti in ~200 esemplari vivi, erano stati prelevati ulteriori ~100 esemplari anche durante Novembre - Dicembre 2016. I bivalvi sono stati aperti ed esaminati allo stereomicroscopio; il tessuto molle è stato rimosso dalle valve e pressato tra due vetrini portaoggetto per l’individuazione di sporocisti, cercarie e metacercarie di trematodi digenei, con particolare attenzione a queste ultime che sono ritenute responsabili della formazione dei pits sulle valve interne (Campbell, 1985, Cremonte & Ituarte, 2003). Gli elementi parassitari riscontrati venivano fissati in etanolo 70%, sia previo isolamento sia all’interno dei tessuti, per la successiva identificazione morfologica e molecolare. I risultati indicano valori di prevalenza di stadi larvali di trematodi digenei molto variabili e talvolta molto elevati nella Laguna di Lesina (tra 6 e 61%), e valori di prevalenza inferiori e con range meno ampio in quelli delle Saline di Cervia (tra 23 e 34%) e Piallassa Baiona (tra 7 e 17%). Quando riferiti agli esemplari con sole metacercarie la prevalenza media nella laguna di Lesina scende al 21%±5%, 20%±5% per le Saline di Cervia e 7%±3% per Piallassa Baiona. A livello stagionale, nella Laguna di Lesina i campioni invernali hanno presentato prevalenza inferiore rispetto a quelli estivi, con valore massimo di 6%. L’analisi dei pits sulle valve degli esemplari attuali parassitati ha messo in luce come gli esemplari di A. segmentum viventi sviluppino accenni di pits molto meno marcati rispetto alle controparti fossili, sebbene sia da evidenziare come l’identificazione dei parassiti reperiti nel corso della presente indagine sia ancora in corso. Il confronto preliminare tra i valori di prevalenza dei pits in A. segmentum fossili riportati da Scarponi et al. (2017) evidenzia come mediamente la presenza dei pits nel record fossile durante le fasi di rapido innalzamento del livello marino appaia più elevata rispetto agli esemplari attuali. I risultati ottenuti nel corso di questa indagine nel confronto tra Abra segmentum fossili e attuali, pone l’accento sull’importanza di ulteriori approfondimenti sul rischio che l’aumento del livello marino causato dal riscaldamento globale possa in futuro, come già accaduto in passato, provocare una maggior diffusione e patogenicità di parassiti marini con effetti negativi sugli ecosistemi interessati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.