Negli ultimi anni è stata segnalata la presenza di stadi larvali di nematodi appartenenti al genere Eustrongylides (Nematoda, Dioctophymatidae) in specie ittiche del Lago Trasimeno (Dezfuli, 2015; Agnetti et al., 2016; Branciari et al., 2016). Il ciclo biologico di questi parassiti sembra prevedere come primi ospiti intermedi anellidi oligocheti, riconoscendo come secondo ospite intermedio numerose specie ittiche e come ospite definitivo gli uccelli ittiofagi. In particolare, il cormorano comune (Phalacrocorax carbo) è descritto come uno degli ospiti definitivi di Eustrongylides spp., che, localizzandosi nella parete del proventricolo, causa la cosiddetta “Big Red Worm Disease”, responsabile di grave mortalità soprattutto in nidiacei (Spalding et al., 2008). In Europa, P. carbo è una specie tipica delle regioni settentrionali, mentre nell’area mediterranea è presente perlopiù come uccello svernante, sia in acque costiere che in bacini interni. La sua dieta è costituita da almeno 77 specie ittiche (Carss et al., 2003), fra cui Perca fluviatilis, Micropterus salmoides e Atherina boyeri, nelle quali è stata recentemente dimostrata la presenza di Eustrongylides sp. in Italia. Scopo dell’indagine è stato quello di definire il grado di infestazione da parassiti di origine ittica in proventricoli di cormorani comuni di due diverse aree, quella del lago Trasimeno (Umbria) e quella comprendente allevamenti ittici e fiumi della provincia di Cuneo (Piemonte), valutando in particolare l’eventuale presenza del nematode Eustrongylides sp. e/o di altri elminti potenzialmente zoonotici. Ventisette soggetti (3 dell’area umbra e 24 dell’area piemontese), morti per cause di natura diversa, sono stati sottoposti ad esame necroscopico, con particolare riferimento al proventricolo; i nematodi isolati sono stati puliti in soluzione fisiologica, contati e conservati in etanolo al 70% per la successiva identificazione morfologica e molecolare. Sia negli esemplari umbri che in quelli piemontesi parassitati il grado di infestazione riscontrato è stato sovrapponibile, con una media di 9 elminti per stomaco esaminato. Dei 24 campioni piemontesi, 7 hanno mostrato presenza di nematodi nel proventricolo, identificati come Contracaecum rudolphii, parassita già descritto in Italia. Dei 2 soggetti umbri, solo uno ha mostrato presenza di nematodi nel proventricolo, identificati come Eustrongylides sp. I dati preliminari ottenuti avvalorano la presenza di Eustrongylides sp. nel Trasimeno, suggerendo che tale lago rappresenti un habitat ideale per il completamento del ciclo biologico di questo elminta. Ulteriori indagini verranno condotte aumentando la numerosità campionaria dei potenziali ospiti ed i siti di campionamento al fine di chiarire l’epidemiologia e la biologia di Eustrongylides sp. sul territorio nazionale.

Agnetti F., S.E. (2017). INFESTAZIONE DA NEMATODI IN ESEMPLARI DI CORMORANO COMUNE (PHALACROCORAX CARBO) DEL CENTRO E NORD ITALIA.

INFESTAZIONE DA NEMATODI IN ESEMPLARI DI CORMORANO COMUNE (PHALACROCORAX CARBO) DEL CENTRO E NORD ITALIA

Caffara M.;Gustinelli A.;Fioravanti M. L.
2017

Abstract

Negli ultimi anni è stata segnalata la presenza di stadi larvali di nematodi appartenenti al genere Eustrongylides (Nematoda, Dioctophymatidae) in specie ittiche del Lago Trasimeno (Dezfuli, 2015; Agnetti et al., 2016; Branciari et al., 2016). Il ciclo biologico di questi parassiti sembra prevedere come primi ospiti intermedi anellidi oligocheti, riconoscendo come secondo ospite intermedio numerose specie ittiche e come ospite definitivo gli uccelli ittiofagi. In particolare, il cormorano comune (Phalacrocorax carbo) è descritto come uno degli ospiti definitivi di Eustrongylides spp., che, localizzandosi nella parete del proventricolo, causa la cosiddetta “Big Red Worm Disease”, responsabile di grave mortalità soprattutto in nidiacei (Spalding et al., 2008). In Europa, P. carbo è una specie tipica delle regioni settentrionali, mentre nell’area mediterranea è presente perlopiù come uccello svernante, sia in acque costiere che in bacini interni. La sua dieta è costituita da almeno 77 specie ittiche (Carss et al., 2003), fra cui Perca fluviatilis, Micropterus salmoides e Atherina boyeri, nelle quali è stata recentemente dimostrata la presenza di Eustrongylides sp. in Italia. Scopo dell’indagine è stato quello di definire il grado di infestazione da parassiti di origine ittica in proventricoli di cormorani comuni di due diverse aree, quella del lago Trasimeno (Umbria) e quella comprendente allevamenti ittici e fiumi della provincia di Cuneo (Piemonte), valutando in particolare l’eventuale presenza del nematode Eustrongylides sp. e/o di altri elminti potenzialmente zoonotici. Ventisette soggetti (3 dell’area umbra e 24 dell’area piemontese), morti per cause di natura diversa, sono stati sottoposti ad esame necroscopico, con particolare riferimento al proventricolo; i nematodi isolati sono stati puliti in soluzione fisiologica, contati e conservati in etanolo al 70% per la successiva identificazione morfologica e molecolare. Sia negli esemplari umbri che in quelli piemontesi parassitati il grado di infestazione riscontrato è stato sovrapponibile, con una media di 9 elminti per stomaco esaminato. Dei 24 campioni piemontesi, 7 hanno mostrato presenza di nematodi nel proventricolo, identificati come Contracaecum rudolphii, parassita già descritto in Italia. Dei 2 soggetti umbri, solo uno ha mostrato presenza di nematodi nel proventricolo, identificati come Eustrongylides sp. I dati preliminari ottenuti avvalorano la presenza di Eustrongylides sp. nel Trasimeno, suggerendo che tale lago rappresenti un habitat ideale per il completamento del ciclo biologico di questo elminta. Ulteriori indagini verranno condotte aumentando la numerosità campionaria dei potenziali ospiti ed i siti di campionamento al fine di chiarire l’epidemiologia e la biologia di Eustrongylides sp. sul territorio nazionale.
2017
Atti del XXIII Convegno Nazionale della Società Italiana di Patologia Ittica
27
27
Agnetti F., S.E. (2017). INFESTAZIONE DA NEMATODI IN ESEMPLARI DI CORMORANO COMUNE (PHALACROCORAX CARBO) DEL CENTRO E NORD ITALIA.
Agnetti F., Sgariglia E., Scaglione F.E., Epifanio E., Ghittino C., Marsella A., Valentini A., Caffara M., Gustinelli A., Fioravanti M.L.
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