A seguito delle indagini condotte su 27 stazioni di rilevamento distribuite su tutti i principali bacini regionali in una fascia altitudinale compresa approssimativamente fra i 40 ed i 300 metri, in Abruzzo sono risultati presenti due sole forme di barbo: il barbo comune –B. plebejus ed il barbo tiberino - B. tyberinus. La distribuzione delle due forme è mutuamente esclusiva con il barbo comune presente nei bacini dei fiumi a nord del Vomano ed il barbo tiberino nei restanti corsi adriatici e nel Liri.Il quadro osservato è in accordo con Bianco (1995) che individua fra i bacini dei fiumi Vomano e Piomba il confine fra due zone ittiogeografiche distinte: il Distretto Padano veneto (o Regione Padana per Zerunian, 2002 e l’Italia meridionale (facente parte della Regione Italico-peninsulare per Zerunian, 2002). Analogamente a quanto osservato in bacini marchigiani da Livi et al. (2013) le livree del barbo comune in Abruzzo sono spesso anomale e talora tipiche del barbo tiberino; ciò può essere dovuto ad una plasticità morfologica non analizzata in precedenza da altri Autori o eventualmente da passati fenomeni di sovrapposizione ed ibridazione. Il fenomeno, che deve essere considerato come un fatto assolutamente naturale, dovrebbe essere divulgato fra pescatori, volontari ed operatori tecnici per scongiurare errori di determinazione nell’applicazione delle normative di tutela.
Giovanni Rossi, G.Z. (2013). Analisi della distribuzione delle specie del genere Barbus Cuvier, 1817 nei bacini idrografici della Regione Abruzzo. Relazione Tecnica per la Regione Abruzzo e le Province de l’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti..
Analisi della distribuzione delle specie del genere Barbus Cuvier, 1817 nei bacini idrografici della Regione Abruzzo. Relazione Tecnica per la Regione Abruzzo e le Province de l’Aquila, Teramo, Pescara, Chieti.
Giovanni Rossi
;Francesco Zaccanti;Rosanna Falconi
2013
Abstract
A seguito delle indagini condotte su 27 stazioni di rilevamento distribuite su tutti i principali bacini regionali in una fascia altitudinale compresa approssimativamente fra i 40 ed i 300 metri, in Abruzzo sono risultati presenti due sole forme di barbo: il barbo comune –B. plebejus ed il barbo tiberino - B. tyberinus. La distribuzione delle due forme è mutuamente esclusiva con il barbo comune presente nei bacini dei fiumi a nord del Vomano ed il barbo tiberino nei restanti corsi adriatici e nel Liri.Il quadro osservato è in accordo con Bianco (1995) che individua fra i bacini dei fiumi Vomano e Piomba il confine fra due zone ittiogeografiche distinte: il Distretto Padano veneto (o Regione Padana per Zerunian, 2002 e l’Italia meridionale (facente parte della Regione Italico-peninsulare per Zerunian, 2002). Analogamente a quanto osservato in bacini marchigiani da Livi et al. (2013) le livree del barbo comune in Abruzzo sono spesso anomale e talora tipiche del barbo tiberino; ciò può essere dovuto ad una plasticità morfologica non analizzata in precedenza da altri Autori o eventualmente da passati fenomeni di sovrapposizione ed ibridazione. Il fenomeno, che deve essere considerato come un fatto assolutamente naturale, dovrebbe essere divulgato fra pescatori, volontari ed operatori tecnici per scongiurare errori di determinazione nell’applicazione delle normative di tutela.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.