Le stazioni target per lo svolgimento delle attività di Monitoraggio mediante l’analisi dell’EQB fauna ittica sui corpi idrici della regione Basilicata per la redazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque sono complessivamente 115. Fra le stazioni target, 90 ricadono in corpi idrici lotici e 25 in corpi idrici lentici; di questi ultimi solo 5 sono invasi la cui genesi è naturale. A seguito dei sopralluoghi preliminari effettuati a marzo 2017 e delle campagne di rilevamento ittico ed ambientale effettuate nei mesi di aprile, maggio e luglio 2017 sono state individuate numerose stazioni lotiche e lentiche in cui gli indici ecologici attualmente riconosciuti dalla Normativa nazionale sono inapplicabili o verosimilmente possono esserlo solo in modo sperimentale. Tale situazione è dovuta alla presenza di numerose stazioni di campionamento insistenti in corpi idrici lotici a carattere temporaneo e/o di transizione e/o in corpi idrici lentici e lotici altamente modificati (HMWB) la cui attuale tipizzazione sembra non rispecchiare il regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (DM 16 giugno 2008, n. 131).Inoltre, ai fini dell’applicazione del NISECI le stazioni lotiche che non siano soggette ad asciutta totale e che possano, quindi, ospitare comunità ittiche anche semplificate, sono apparse tutte egualmente interessanti. Per poter ricostruire su scala regionale le comunità ittiche di riferimento da applicare poi ai singoli corpi idrici (come previsto dal DM 8 novembre 2010, n. 260 ) è, infatti, assolutamente necessario raccogliere dati sul più ampio ventaglio di condizioni ambientali possibili. Questo ampio ventaglio di condizioni ambientali è strettamente funzionale a poter correlare fra loro i singoli dati locali per generalizzarli a livello sistemico così da potere definire condizioni di riferimento regionali valide anche per i corpi idrici non compresi dall’Accordo. E' stato pertanto elaborato un piano di campionamento specificatamente pensato per: 1) registrare dati geomorfologici ed ecologici sulla reale tipologia ambientale dei corpi idrici regionali finalizzati all’adeguamento della tipizzazione attuale alle norme riportate nel DM 16 giugno 2008, n. 131; 2) definire su scala regionale le comunità ittiche di riferimento affinché la Regione trasmetta come previsto dal DM 260/10 “i risultati delle indagini effettuate e le relative informazioni, corredate dalla documentazione scientifica di supporto, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare” per l’applicazione del NISECI ai singoli corpi idrici anche nei futuri cicli sessennali previsti dalla Normativa. A seguito delle attività svolte il presente elaborato riporta i risultati preliminari in termini di 1) Problematiche nella tipizzazione dei corpi idrici ed applicabilità degli indici ecologici e 2) Composizione regionale del popolamento ittico

Giovanni Rossi, A.M. (2017). VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI (LAGHI E FIUMI) FUNZIONALI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ MEDIANTE L’APPLICAZIONE DEGLI INDICI ISECI ED LFI E STUDI ECOLOGICI NELL’AMBITO DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE. Report attività Dicembre 2016 - Settembre 2017.

VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI (LAGHI E FIUMI) FUNZIONALI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ MEDIANTE L’APPLICAZIONE DEGLI INDICI ISECI ED LFI E STUDI ECOLOGICI NELL’AMBITO DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE. Report attività Dicembre 2016 - Settembre 2017

Giovanni Rossi;Mauro Cesarini;Stefano Sacchetti;Rosanna Falconi
2017

Abstract

Le stazioni target per lo svolgimento delle attività di Monitoraggio mediante l’analisi dell’EQB fauna ittica sui corpi idrici della regione Basilicata per la redazione del Piano Regionale di Tutela delle Acque sono complessivamente 115. Fra le stazioni target, 90 ricadono in corpi idrici lotici e 25 in corpi idrici lentici; di questi ultimi solo 5 sono invasi la cui genesi è naturale. A seguito dei sopralluoghi preliminari effettuati a marzo 2017 e delle campagne di rilevamento ittico ed ambientale effettuate nei mesi di aprile, maggio e luglio 2017 sono state individuate numerose stazioni lotiche e lentiche in cui gli indici ecologici attualmente riconosciuti dalla Normativa nazionale sono inapplicabili o verosimilmente possono esserlo solo in modo sperimentale. Tale situazione è dovuta alla presenza di numerose stazioni di campionamento insistenti in corpi idrici lotici a carattere temporaneo e/o di transizione e/o in corpi idrici lentici e lotici altamente modificati (HMWB) la cui attuale tipizzazione sembra non rispecchiare il regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (DM 16 giugno 2008, n. 131).Inoltre, ai fini dell’applicazione del NISECI le stazioni lotiche che non siano soggette ad asciutta totale e che possano, quindi, ospitare comunità ittiche anche semplificate, sono apparse tutte egualmente interessanti. Per poter ricostruire su scala regionale le comunità ittiche di riferimento da applicare poi ai singoli corpi idrici (come previsto dal DM 8 novembre 2010, n. 260 ) è, infatti, assolutamente necessario raccogliere dati sul più ampio ventaglio di condizioni ambientali possibili. Questo ampio ventaglio di condizioni ambientali è strettamente funzionale a poter correlare fra loro i singoli dati locali per generalizzarli a livello sistemico così da potere definire condizioni di riferimento regionali valide anche per i corpi idrici non compresi dall’Accordo. E' stato pertanto elaborato un piano di campionamento specificatamente pensato per: 1) registrare dati geomorfologici ed ecologici sulla reale tipologia ambientale dei corpi idrici regionali finalizzati all’adeguamento della tipizzazione attuale alle norme riportate nel DM 16 giugno 2008, n. 131; 2) definire su scala regionale le comunità ittiche di riferimento affinché la Regione trasmetta come previsto dal DM 260/10 “i risultati delle indagini effettuate e le relative informazioni, corredate dalla documentazione scientifica di supporto, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare” per l’applicazione del NISECI ai singoli corpi idrici anche nei futuri cicli sessennali previsti dalla Normativa. A seguito delle attività svolte il presente elaborato riporta i risultati preliminari in termini di 1) Problematiche nella tipizzazione dei corpi idrici ed applicabilità degli indici ecologici e 2) Composizione regionale del popolamento ittico
2017
Giovanni Rossi, A.M. (2017). VALUTAZIONE DELLO STATO ECOLOGICO DEI CORPI IDRICI SUPERFICIALI (LAGHI E FIUMI) FUNZIONALI AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI QUALITÀ MEDIANTE L’APPLICAZIONE DEGLI INDICI ISECI ED LFI E STUDI ECOLOGICI NELL’AMBITO DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE. Report attività Dicembre 2016 - Settembre 2017.
Giovanni Rossi, Andrea Marchi, Gianluca Zuffi, Mauro Cesarini, Stefano Sacchetti, Rosanna Falconi
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/622696
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