Esiste ormai un corpus consistente di studi sul cinema italiano degli anni quaranta e cinquanta di impronta autoriflessiva e/o di argomento meta-cinematografico. Se ne sono occupati, tra gli altri, Elena Dagrada, Francesco Casetti, Leonardo Quaresima, Giorgio De Vincenti, Federica Villa, Stefania Parigi, Paolo Noto e Francesco Pitassio . L'analisi proposta in questo articolo si concentra su. Le Fidanzate di carta, il documentario diretto da Renzo Renzi nel 1951. Dopo aver ricostruito in breve il contesto produttivo del film, vengono presi in considerazione i modi in cui è messo in scena e concettualizzato il tema della società dello spettacolo e del fenomeno delle pin-up, cercando dei punti di continuità/discontinuità con altri noti film coevi che hanno affrontato aspetti simili della società post-bellica.
Claudio Bisoni (2017). Fidanzate di carta e amorose menzogne: elementi per una analisi della critica alla società dello spettacolo nel cinema neorealista. Milano : Scalpendi Editore.
Fidanzate di carta e amorose menzogne: elementi per una analisi della critica alla società dello spettacolo nel cinema neorealista
Claudio Bisoni
2017
Abstract
Esiste ormai un corpus consistente di studi sul cinema italiano degli anni quaranta e cinquanta di impronta autoriflessiva e/o di argomento meta-cinematografico. Se ne sono occupati, tra gli altri, Elena Dagrada, Francesco Casetti, Leonardo Quaresima, Giorgio De Vincenti, Federica Villa, Stefania Parigi, Paolo Noto e Francesco Pitassio . L'analisi proposta in questo articolo si concentra su. Le Fidanzate di carta, il documentario diretto da Renzo Renzi nel 1951. Dopo aver ricostruito in breve il contesto produttivo del film, vengono presi in considerazione i modi in cui è messo in scena e concettualizzato il tema della società dello spettacolo e del fenomeno delle pin-up, cercando dei punti di continuità/discontinuità con altri noti film coevi che hanno affrontato aspetti simili della società post-bellica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.