Si analizza la saggistica prodotta dai maggiori romanzieri postcoloniali, da Rushdie (di cui si esaminano i saggi contenuti in "Imaginary Homelands" e "Step Across This Line") a Margaret Atwood ("Negotiating with the Dead"), da J. M. Coetzee ("Stranger Shores") a Ben Okri ("A Way of Being Free"), alla luce della speculazione di Edward Said, e del suo "testamento spirituale", il saggio postumo "Humanism and Democratic Criticism". Si tratta del primo saggio apparso nella nostra lingua sulla saggistica postcoloniale e, in particolare, sulla produzione non fiction di alcuni tra i maggiori scrittori postcoloniali di lingua inglese.
S. Albertazzi (2007). Funzioni del saggio postcoloniale di lingua inglese. BOLOGNA : il Mulino.
Funzioni del saggio postcoloniale di lingua inglese
ALBERTAZZI, SILVIA
2007
Abstract
Si analizza la saggistica prodotta dai maggiori romanzieri postcoloniali, da Rushdie (di cui si esaminano i saggi contenuti in "Imaginary Homelands" e "Step Across This Line") a Margaret Atwood ("Negotiating with the Dead"), da J. M. Coetzee ("Stranger Shores") a Ben Okri ("A Way of Being Free"), alla luce della speculazione di Edward Said, e del suo "testamento spirituale", il saggio postumo "Humanism and Democratic Criticism". Si tratta del primo saggio apparso nella nostra lingua sulla saggistica postcoloniale e, in particolare, sulla produzione non fiction di alcuni tra i maggiori scrittori postcoloniali di lingua inglese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.