Dagli anni novanta la gentrificazione è, assieme alla suburbanizzazione, tra i principali processi urbani in atto. In ambito accademico il crescente interesse degli ultimi anni ha portato a ridiscutere la natura del processo rispetto ai suoi primi sviluppi a fine anni settanta, alla luce dell’espansione di un’economia internazionale dei servizi e alle trasformazioni strutturali che hanno interessato il ceto medio. L’antologia di saggi Gentrifications si colloca in quest’ultima fase del confronto accademico. Suo principale pregio è quello di sfuggire al rischio, presente soprattutto nei media, ma penetrato anche in ambito scientifico, di associare in modo univoco il processo di gentrificazione a due immaginari: quello di ‘città globale’ e quello di una diffusione ‘irruente’ di nuove forme di consumo nelle città, a detrimento di relazioni sociali e modi di vivere considerati ‘autentici’. Ciò non significa che i saggi non ne tengano conto, ma evitano di giungere a conclusioni ‘facili’, come l’idea che gli spazi urbani gentrificati siano di per sé socialmente e culturalmente omogenei.
Grüning, B. (2017). CHABROL, M. ET AL. (2016), Gentrifications. STUDI CULTURALI, 14(2), 346-348.
CHABROL, M. ET AL. (2016), Gentrifications
Grüning, Barbara
2017
Abstract
Dagli anni novanta la gentrificazione è, assieme alla suburbanizzazione, tra i principali processi urbani in atto. In ambito accademico il crescente interesse degli ultimi anni ha portato a ridiscutere la natura del processo rispetto ai suoi primi sviluppi a fine anni settanta, alla luce dell’espansione di un’economia internazionale dei servizi e alle trasformazioni strutturali che hanno interessato il ceto medio. L’antologia di saggi Gentrifications si colloca in quest’ultima fase del confronto accademico. Suo principale pregio è quello di sfuggire al rischio, presente soprattutto nei media, ma penetrato anche in ambito scientifico, di associare in modo univoco il processo di gentrificazione a due immaginari: quello di ‘città globale’ e quello di una diffusione ‘irruente’ di nuove forme di consumo nelle città, a detrimento di relazioni sociali e modi di vivere considerati ‘autentici’. Ciò non significa che i saggi non ne tengano conto, ma evitano di giungere a conclusioni ‘facili’, come l’idea che gli spazi urbani gentrificati siano di per sé socialmente e culturalmente omogenei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.