Per la sua collocazione geografica e per la storia della comunità che lo parla, il maltese rappresenta l’ideale anello di congiunzione tra la parte nord-occidentale dell’area mediterranea, in cui si collocano le lingue romanze, e quella meridionale, in cui si collocano le lingue semitiche. La sua collocazione al centro del Mediterraneo lo ha reso una postazione strategica per chiunque volesse controllare le rotte di navigazione interne al Mare nostrum. Malta è stata dunque al centro di interessi molteplici, che hanno di fatto condizionato anche la struttura della sua lingua. Il contributo mira ad analizzare alcuni fenomeni di intereferenza all'interno della lingua maltese, focalizzando il componente morfologico e, più nel dettagli, il trasferimento di morfemi in tre ambiti: la formazione del plurale, la formazione dei diminutivi, la formazione degli accrescitivi. Il trasferimento dei morfemi viene di norma interpretato come sintomo di un contatto profondo. I dati analizzati in questa sede mostrano che questa affermazione va diversamente calibrata, in quanto ogni singolo processo di trasferimento deve essere analizzato nel quadro dell'equilibrio complessivo del sistema. Vi sono, dunque, casi di trasferimento di morfemi che non intaccano la stabilità della lingua e possono essere equiparati a prestiti lessicali.
Grandi, N. (2017). MALTA COME LABORATORIO DI CONTATTI INTERLINGUISTICI. Udine : FORUM.
MALTA COME LABORATORIO DI CONTATTI INTERLINGUISTICI
N. Grandi
2017
Abstract
Per la sua collocazione geografica e per la storia della comunità che lo parla, il maltese rappresenta l’ideale anello di congiunzione tra la parte nord-occidentale dell’area mediterranea, in cui si collocano le lingue romanze, e quella meridionale, in cui si collocano le lingue semitiche. La sua collocazione al centro del Mediterraneo lo ha reso una postazione strategica per chiunque volesse controllare le rotte di navigazione interne al Mare nostrum. Malta è stata dunque al centro di interessi molteplici, che hanno di fatto condizionato anche la struttura della sua lingua. Il contributo mira ad analizzare alcuni fenomeni di intereferenza all'interno della lingua maltese, focalizzando il componente morfologico e, più nel dettagli, il trasferimento di morfemi in tre ambiti: la formazione del plurale, la formazione dei diminutivi, la formazione degli accrescitivi. Il trasferimento dei morfemi viene di norma interpretato come sintomo di un contatto profondo. I dati analizzati in questa sede mostrano che questa affermazione va diversamente calibrata, in quanto ogni singolo processo di trasferimento deve essere analizzato nel quadro dell'equilibrio complessivo del sistema. Vi sono, dunque, casi di trasferimento di morfemi che non intaccano la stabilità della lingua e possono essere equiparati a prestiti lessicali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.