Delle maggiori tendenze che caratterizzano oggi l’evolversi dell’arte calligrafica in Cina, la calligrafia d’avanguardia, nata a partire dalla metà degli anni ottanta, è senz’altro la più innovativa e sperimentale. All’interno di questa variegata corrente, fortemente influenzata dall’arte moderna occidentale, il filone più prolifico è quello che tenta di fondere la tecnica e l’estetica calligrafica alla nozione ‘astratta’ del segno grafico di derivazione occidentale. Da questo connubio nascono le sperimentazioni di molti artisti-calligrafi contemporanei che producono opere che si collocano a metà tra l’arte della calligrafia e l’arte astratta, compartecipando di entrambe e non esaurendosi in nessuna di esse. Il segno calligrafico cessa di essere connesso a un sistema linguistico significante, e diviene primaria la contemplazione della bellezza astratta della linea calligrafica o del gesto espressivo che l’ha prodotta. Nel primo caso, si può parlare di “arte astratta calligrafica”, come nelle opere di Pu Lieping, Wei Ligang, Chen Guangwu, Shao Yan, Luo Qi e Fung Ming Chip; nel secondo caso, invece, di “espressionismo astratto calligrafico”, come nelle opere di Qin Feng e Zhang Dawo. Distaccandosi dal sistema di scrittura dei caratteri cinesi, le opere di questi artisti possono dunque essere comprensibili universalmente e collocarsi all’interno di un contesto artistico globale. Tale evento, inedito nella storia della calligrafia cinese, ha permesso di rivitalizzare e modernizzare un’arte millenaria e monolitica come la calligrafia cinese, attualizzandola e internazionalizzandola.

Calligrafia d’avanguardia e arte astratta nella Cina contemporanea. L’“arte astratta calligrafica” di Pu Lieping, Wei Ligang, Chen Guangwu, Shao Yan, Luo Qi e Fung Ming Chip e l’“espressionismo astratto calligrafico” di Qin Feng e Zhang Dawo

Iezzi Adriana
2013

Abstract

Delle maggiori tendenze che caratterizzano oggi l’evolversi dell’arte calligrafica in Cina, la calligrafia d’avanguardia, nata a partire dalla metà degli anni ottanta, è senz’altro la più innovativa e sperimentale. All’interno di questa variegata corrente, fortemente influenzata dall’arte moderna occidentale, il filone più prolifico è quello che tenta di fondere la tecnica e l’estetica calligrafica alla nozione ‘astratta’ del segno grafico di derivazione occidentale. Da questo connubio nascono le sperimentazioni di molti artisti-calligrafi contemporanei che producono opere che si collocano a metà tra l’arte della calligrafia e l’arte astratta, compartecipando di entrambe e non esaurendosi in nessuna di esse. Il segno calligrafico cessa di essere connesso a un sistema linguistico significante, e diviene primaria la contemplazione della bellezza astratta della linea calligrafica o del gesto espressivo che l’ha prodotta. Nel primo caso, si può parlare di “arte astratta calligrafica”, come nelle opere di Pu Lieping, Wei Ligang, Chen Guangwu, Shao Yan, Luo Qi e Fung Ming Chip; nel secondo caso, invece, di “espressionismo astratto calligrafico”, come nelle opere di Qin Feng e Zhang Dawo. Distaccandosi dal sistema di scrittura dei caratteri cinesi, le opere di questi artisti possono dunque essere comprensibili universalmente e collocarsi all’interno di un contesto artistico globale. Tale evento, inedito nella storia della calligrafia cinese, ha permesso di rivitalizzare e modernizzare un’arte millenaria e monolitica come la calligrafia cinese, attualizzandola e internazionalizzandola.
2013
Iezzi, Adriana
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