Attraverso l'esame si alcuni testi agronomici scritti nel lungo arco di tempo che va da Pier de' Crescenzi a Filippo Re, a opera di autori padani (Agostino Gallo, Camillo Tarello, Vincenzo Tanara, Marco Bussatti), il saggio analizza i loro aspetti scientifici e letterari, notando un ideale parallelismo tra gli sforzi degli uomini per convertire nella geometria ordinata dei campi il caos della "hyle" – ovverso la natura caotica delle selve – e il carattere della scrittura agronomica che con lo stile ernumerativo, la funzione metalinguistica, la ridondanza lessicale, la disposizione alfabetica dei precetti sembra imitare la tassonomia dei campi coltivati.
Battistini A. (2008). Dalla gran selva della terra alla geometria dei campi arati. Ragioni scientifiche e letterarie della scrittura agronomica. ESPERIENZE LETTERARIE, XXXIII, n. 2, 3-28.
Dalla gran selva della terra alla geometria dei campi arati. Ragioni scientifiche e letterarie della scrittura agronomica
BATTISTINI, ANDREA
2008
Abstract
Attraverso l'esame si alcuni testi agronomici scritti nel lungo arco di tempo che va da Pier de' Crescenzi a Filippo Re, a opera di autori padani (Agostino Gallo, Camillo Tarello, Vincenzo Tanara, Marco Bussatti), il saggio analizza i loro aspetti scientifici e letterari, notando un ideale parallelismo tra gli sforzi degli uomini per convertire nella geometria ordinata dei campi il caos della "hyle" – ovverso la natura caotica delle selve – e il carattere della scrittura agronomica che con lo stile ernumerativo, la funzione metalinguistica, la ridondanza lessicale, la disposizione alfabetica dei precetti sembra imitare la tassonomia dei campi coltivati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


