Per ipomania farmacoindotta si intende un quadro psicopatologico caratterizzato da abnorme elevazione del tono dell’umore ed altri sintomi ipomaniacali determinato da un agente farmacologico. A parte le sostanze psicoattive euforizzanti (quali gli amfetaminici o la cocaina, ad esempio), un quadro ipomaniacale può essere temporalmente in relazione con l’impiego di farmaci quali gli antidepressivi oppure agenti con diverso meccanismo d’azione ma che sono in grado di interferire anche sulle funzioni neurotrasmettitoriali (ad esempio i cortisonici o l’interferone). Sia sul piano clinico che nosografico, l’ipomania farmacoindotta costituisce una questione aperta. Due sono i punti principali non definitivamente chiariti su cui si è accentrata l’attenzione dei ricercatori negli ultimi anni e che tuttavia appaiono ancora oggetto di discussione: 1. i criteri diagnostici per definire tale quadro clinico, in particolare per quanto concerne la differenziazione rispetto alla mania (discorso che vale in generale per tutti i quadri ipomaniacali, anche non in relazione con l’impiego di farmaci), e 2. più specificamente per l’ipomania farmacoindotta, se si tratti di una condizione peculiare in cui il farmaco è a tutti gli effetti l’elemento causale ovvero se si tratti di un quadro di ipomania in cui il farmaco ha al massimo il ruolo di fattore scatenante.

L'ipomania farmacoindotta: una revisione della letteratura / MAINA G; MACCAFERRI GE; ALBERT U; BOGETTO F. - In: GIORNALE ITALIANO DI PSICOPATOLOGIA. - ISSN 1592-1107. - STAMPA. - 10:(2004), pp. 131-136.

L'ipomania farmacoindotta: una revisione della letteratura

ALBERT U;
2004

Abstract

Per ipomania farmacoindotta si intende un quadro psicopatologico caratterizzato da abnorme elevazione del tono dell’umore ed altri sintomi ipomaniacali determinato da un agente farmacologico. A parte le sostanze psicoattive euforizzanti (quali gli amfetaminici o la cocaina, ad esempio), un quadro ipomaniacale può essere temporalmente in relazione con l’impiego di farmaci quali gli antidepressivi oppure agenti con diverso meccanismo d’azione ma che sono in grado di interferire anche sulle funzioni neurotrasmettitoriali (ad esempio i cortisonici o l’interferone). Sia sul piano clinico che nosografico, l’ipomania farmacoindotta costituisce una questione aperta. Due sono i punti principali non definitivamente chiariti su cui si è accentrata l’attenzione dei ricercatori negli ultimi anni e che tuttavia appaiono ancora oggetto di discussione: 1. i criteri diagnostici per definire tale quadro clinico, in particolare per quanto concerne la differenziazione rispetto alla mania (discorso che vale in generale per tutti i quadri ipomaniacali, anche non in relazione con l’impiego di farmaci), e 2. più specificamente per l’ipomania farmacoindotta, se si tratti di una condizione peculiare in cui il farmaco è a tutti gli effetti l’elemento causale ovvero se si tratti di un quadro di ipomania in cui il farmaco ha al massimo il ruolo di fattore scatenante.
2004
L'ipomania farmacoindotta: una revisione della letteratura / MAINA G; MACCAFERRI GE; ALBERT U; BOGETTO F. - In: GIORNALE ITALIANO DI PSICOPATOLOGIA. - ISSN 1592-1107. - STAMPA. - 10:(2004), pp. 131-136.
MAINA G; MACCAFERRI GE; ALBERT U; BOGETTO F
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