Giurare al Sant’Uffizio. Sarpi, l’Inquisizione e un conflitto nella Repubblica di Venezia

Negli anni dell'Interdetto la Repubblica di Venezia tentò di limitare i poteri del Sant'Uffizio romano. A guidare la battaglia fu Paolo Sarpi, che scrisse una serie di consulti per attaccare il modo in cui funzionava la macchina dell'Inquisizione, colpevole di invadere campi della giustizia che sarebbero spettati al potere civile. Il conflitto con Roma si caricò anche di significati simbolici, al punto che Sarpi suggerì ai magistrati secolari della Serenissima di non prestare mai il giuramento di obbedienza nelle mani degli inquisitori. La Curia papale reagì a tale mossa cercando una soluzione di compromesso, ma senza intaccare i reali spazi di intervento del tribunale della fede. Il saggio ricostruisce la storia dei giuramenti inquisitoriali, il loro significato giuridico, il conflitto veneziano e le posizioni di Sarpi in materia di Sant'Uffizio, spaziando dalla storia medievale a quella dei tribunali spagnoli e italiani delle moderne Inquisizioni centralizzate.