Le colonie di vacanza in Italia. Architetture per il soggiorno terapeutico dell’infanzia (1853-1943)

Fin dalla metà del XIX secolo le colonie di vacanza costituiscono uno spazio di protezione dell’infanzia dalle patologie della civiltà industriale, e della tubercolosi in particolare, dove la sperimentazione delle forme architettoniche si incrocia con l’elaborazione delle teorie mediche. Il saggio propone una indagine dell’architettura delle colonie di vacanze in Italia, dall’apparizione lungo le coste e nelle montagne dei primi edifici, chiamati Ospizi Marini, che traducono il progetto di protezione dell’infanzia in forme architettoniche sovente eredi della architecture savante del tempo, fino alle enigmatiche architetture realizzate negli anni tra le due guerre mondiali che traducono nella specificità della loro localizzazione territoriale, nell’organizzazione spaziale e nella composizione di spazi aperti e volumi costruiti, la convergenza delle rinnovate conoscenze mediche in materia di prevenzione col progetto del regime per l’educazione politica della gioventù italiana.