ll volume contiene la riedizione di un saggio di Pier Cesare Bori originariamente pubblicato su "Lo straniero" (105, 2009). Si tratta di un lavoro in cui Bori oltre ai temi etici che hanno caratterizzato i suoi studi, tocca delle questioni legate alla produzione artistica di Tolstoj. Infatti l’autore riflette sul pensiero di Lev N. Tolstoj analizzando i passaggi conclusivi di alcune delle sue opere letterarie più significative, spesso caratterizzati dalla morte di un personaggio e dalla chiarificazione del senso della sua intera esistenza. L’interpretazione di Bori evidenzia la ricchezza e la potenza artistica di questi testi, che, sebbene talvolta generati da intenti didascalici, finiscono per rappresentare tutta la complessità dell’animo umano. Ma ciò che più coinvolge è l’idea stessa di lettura applicata da Bori a queste opere. L’accostarsi al testo si avvicina a un esercizio spirituale senza essere però un atto di fede. Pur nascendo da una consonanza tra chi scrive e chi legge, questo incontro lascia infatti l’ultima parola al discernimento dell’individuo e può avere come esito finale la trasformazione interiore del lettore. Il saggio curato è preceduto da una introduzione (pp. 7-24) sugli studi di Bori dedicati al pensiero religioso di Tolstoj; sugli scritti teorici di Tolstoj che trattano i temi oggetto del saggio e sul loro rapporto con i testi letterari.

Francesca, B. (2017). "Al posto della morte c'era la luce". Alcuni finali nella narrativa di Tolstoj. Roma : Castelvecchi.

"Al posto della morte c'era la luce". Alcuni finali nella narrativa di Tolstoj

Francesca Biagini
2017

Abstract

ll volume contiene la riedizione di un saggio di Pier Cesare Bori originariamente pubblicato su "Lo straniero" (105, 2009). Si tratta di un lavoro in cui Bori oltre ai temi etici che hanno caratterizzato i suoi studi, tocca delle questioni legate alla produzione artistica di Tolstoj. Infatti l’autore riflette sul pensiero di Lev N. Tolstoj analizzando i passaggi conclusivi di alcune delle sue opere letterarie più significative, spesso caratterizzati dalla morte di un personaggio e dalla chiarificazione del senso della sua intera esistenza. L’interpretazione di Bori evidenzia la ricchezza e la potenza artistica di questi testi, che, sebbene talvolta generati da intenti didascalici, finiscono per rappresentare tutta la complessità dell’animo umano. Ma ciò che più coinvolge è l’idea stessa di lettura applicata da Bori a queste opere. L’accostarsi al testo si avvicina a un esercizio spirituale senza essere però un atto di fede. Pur nascendo da una consonanza tra chi scrive e chi legge, questo incontro lascia infatti l’ultima parola al discernimento dell’individuo e può avere come esito finale la trasformazione interiore del lettore. Il saggio curato è preceduto da una introduzione (pp. 7-24) sugli studi di Bori dedicati al pensiero religioso di Tolstoj; sugli scritti teorici di Tolstoj che trattano i temi oggetto del saggio e sul loro rapporto con i testi letterari.
2017
51
978-88-3282-103-1
Francesca, B. (2017). "Al posto della morte c'era la luce". Alcuni finali nella narrativa di Tolstoj. Roma : Castelvecchi.
Francesca, Biagini
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