Da Argo alla lince. Potere della vista e mondo naturale nella cultura scientifica del Seicento

In the XVIIth century visual culture extends its iconism to every field of human knowledge. While cardinal Paleotti teaches how to persuade through images, the new science founds its method on the primacy of the eye over the ear. The aim to observe natural phenomena is no more accused of hybris, but is praised as an attitude to discover aspects of nature till now unseen, thanks to the instruments invented by the human wit. Argo’s hundred eyes are substituted by the telescope, that becomes not only the metonimy of Galileo, but also the symbol itself of the scientific revolution.

Nel Seicento la cultura visiva estende il suo iconismo in ogni campo della conoscenza umana. Mentre il cardinale Paleotti insegna come persuadere attraverso le immagini, la nuova scienza pone a fondamento del suo metodo il primato dell’occhio sull’orecchio. L’obiettivo di investigare, ovvero di “spiare” i fenomeni naturali non è più accusato di hybris, ma è lodato in quanto attitudine a scoprire aspetti della natura finora inesplorati, grazie agli strumenti inventati dall’ingegno umano. I cento occhi di Argo sono sostituiti dall’unico ma potente occhio del Cannocchiale, che diventa non solo la metonimia di Galileo, ma anche il simbolo stesso della rivoluzione scientifica.