Nonostante il carattere permanente della rilevanza del Mediterraneo per l’Europa e per il processo di integrazione, politiche mediterranee vere e proprie sono emerse lentamente dall’agenda politica europea e spesso in seguito a richieste o pressioni che provenivano direttamente dai paesi terzi affacciati sul mare. È proprio dal debutto del processo di integrazione che la Comunità iniziò a ricevere, e spesso subire, richieste di relazioni forti, se non preferenziali. Ed è proprio negli anni sessanta che la Comunità dette le prime risposte, se pur in modo frammentario, attraverso soprattutto accordi commerciali bilaterali. L’insoddisfazione prodotta nei paesi terzi, e ripresa nel dibattito politico del Parlamento europeo, spinsero la Commissione a formulare politiche più efficaci e complessive, proposte in forma embrionale nei primi anni settanta e compiute a partire dalla metà degli anni ottanta. È su questo decennio e sull’intenso lavoro politico che si sviluppò in quegli anni iniziali che si concentra questo capitolo, con l’obiettivo di far emergere, grazie ad un’amplissima documentazione conservata negli archivi storici delle Comunità, di Firenze e Bruxelles, temi e tentativi di risoluzione politica relativi alle relazioni con il Mediterraneo, sorti negli anni sessanta, anche se sviluppati a partire dai primi anni settanta.

La Cee e il Mediterraneo: l'avvio delle politiche verso i paesi terzi della sponda sud

G. Laschi
2017

Abstract

Nonostante il carattere permanente della rilevanza del Mediterraneo per l’Europa e per il processo di integrazione, politiche mediterranee vere e proprie sono emerse lentamente dall’agenda politica europea e spesso in seguito a richieste o pressioni che provenivano direttamente dai paesi terzi affacciati sul mare. È proprio dal debutto del processo di integrazione che la Comunità iniziò a ricevere, e spesso subire, richieste di relazioni forti, se non preferenziali. Ed è proprio negli anni sessanta che la Comunità dette le prime risposte, se pur in modo frammentario, attraverso soprattutto accordi commerciali bilaterali. L’insoddisfazione prodotta nei paesi terzi, e ripresa nel dibattito politico del Parlamento europeo, spinsero la Commissione a formulare politiche più efficaci e complessive, proposte in forma embrionale nei primi anni settanta e compiute a partire dalla metà degli anni ottanta. È su questo decennio e sull’intenso lavoro politico che si sviluppò in quegli anni iniziali che si concentra questo capitolo, con l’obiettivo di far emergere, grazie ad un’amplissima documentazione conservata negli archivi storici delle Comunità, di Firenze e Bruxelles, temi e tentativi di risoluzione politica relativi alle relazioni con il Mediterraneo, sorti negli anni sessanta, anche se sviluppati a partire dai primi anni settanta.
2017
L'Unione Europea e il Mediterraneo. Relazioni internazionali, crisi politiche e regionali (1947-2016)
89
110
Laschi, G.
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