Obiettivi: questo articolo ha lo scopo di illustrare, per principi generali e con alcuni esempi specifici, la situazione in Europa per quanto riguarda l’accesso alle cure della popolazione straniera (regolarmente presente, non in regola con la normativa, proveniente da altri Paesi europei, richiedente protezione internazionale). Metodi: l’articolo è tratto da contributi preparati per una pubblicazione internazionale da persone aderenti al Movimento dei Popoli per la Salute (People’s Health Movement, PHM). La pubblicazione in oggetto è il rapporto alternativo sulla salute nel mondo (Global Health Watch, GHW) redatto a cura del PHM e di altre organizzazioni e reti della società civile ogni tre anni (prossima edizione prevista per la fine del 2017). Risultati: il quadro europeo per quanto riguarda l’accesso alle cure della popolazione straniera è fortemente diso-mogeneo. Ne risulta una tutela del diritto alla salute insufficiente e iniqua, particolarmente nei confronti dei settori di popolazione più vulnerabili. Conclusioni: è necessaria un’azione più forte e coordinata della società civile, tanto a livello dei Paesi che dell’Unione Europea, per aumentare la forza delle rivendicazioni di una maggiore tutela del diritto alla salute per tutte e tutti.
Bodini, C. (2017). L'accesso alle cure nella 'fortezza Europa'. SISTEMA SALUTE, 61(3), 45-58.
L'accesso alle cure nella 'fortezza Europa'
Bodini Chiara
2017
Abstract
Obiettivi: questo articolo ha lo scopo di illustrare, per principi generali e con alcuni esempi specifici, la situazione in Europa per quanto riguarda l’accesso alle cure della popolazione straniera (regolarmente presente, non in regola con la normativa, proveniente da altri Paesi europei, richiedente protezione internazionale). Metodi: l’articolo è tratto da contributi preparati per una pubblicazione internazionale da persone aderenti al Movimento dei Popoli per la Salute (People’s Health Movement, PHM). La pubblicazione in oggetto è il rapporto alternativo sulla salute nel mondo (Global Health Watch, GHW) redatto a cura del PHM e di altre organizzazioni e reti della società civile ogni tre anni (prossima edizione prevista per la fine del 2017). Risultati: il quadro europeo per quanto riguarda l’accesso alle cure della popolazione straniera è fortemente diso-mogeneo. Ne risulta una tutela del diritto alla salute insufficiente e iniqua, particolarmente nei confronti dei settori di popolazione più vulnerabili. Conclusioni: è necessaria un’azione più forte e coordinata della società civile, tanto a livello dei Paesi che dell’Unione Europea, per aumentare la forza delle rivendicazioni di una maggiore tutela del diritto alla salute per tutte e tutti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.