L’articolo, muovendo dalla constatazione che ogni atto o reazione deve sempre essere considerato come il prodotto di un incontro, di un coagire di due fattori, vale a dire la situazione che fa da stimolo, da un lato, e la personalità che fa da matrice della reazione, dall’altro, affronta, sulla scorta di riflessioni legate alla presentazione di alcuni casi peritali, il tema della necessità di una più attenta considerazione della dimensione emozionale al fine di instaurare entro le scienze criminologiche un più proficuo e, paradossalmente, più razionale dibattito su crimine e giustizia.

L’importanza dello studio delle emozioni nel dibattito criminologico

BIsi R.
2017

Abstract

L’articolo, muovendo dalla constatazione che ogni atto o reazione deve sempre essere considerato come il prodotto di un incontro, di un coagire di due fattori, vale a dire la situazione che fa da stimolo, da un lato, e la personalità che fa da matrice della reazione, dall’altro, affronta, sulla scorta di riflessioni legate alla presentazione di alcuni casi peritali, il tema della necessità di una più attenta considerazione della dimensione emozionale al fine di instaurare entro le scienze criminologiche un più proficuo e, paradossalmente, più razionale dibattito su crimine e giustizia.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/613595
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