In situ et alibi. Dallo scavo integrato alla cultura dell’abitare: Vesuviana a Ercolano

The Domus Herculanensis Rationes (DHER) project, which the University of Bologna has been conducting since 2005, aims to contribute to the tradition and reception of the ancient Herculaneum. At the center of attention is the investigation and restitution of the housing culture, examined in all its components with an integrated and contextual approach, from the excavations alibi (in archives and reserves) to the documentation of the material evidence in situ et alibi. In order to achieve its objectives, the DHER project has started, since 2005, two research lines, aiming, the first, on an urban scale, to the realization of an Atlante degli apparati decorativi di Ercolano, based on a new and systematic photogrammetric documentation, and the other to the detailed study of residential units, on the building and insula scale. The built, decorated and lived spaces are the object of an all-around analysis, with a strong diachronic vocation, trying to switch from the current state recording, understood and evaluated in its hybrid nature, between ancient and modern, to a sustainable (i.e. verifiable) restitution of discovery situations and, besides these, until the hypotheses about the ancient realities, in 79 A.D., and their previous history.

A vent’anni dalla sua nascita, Vesuviana, il programma quadro creato nel 1997 dall’Università di Bologna al fine di mettere a sistema il suo contributo alla migliore conoscenza e alla valorizzazione dei siti vesuviani, conferma e rafforza la sua vocazione per un approccio integrato e transdisciplinare al suo oggetto di studio, preso in esame in tutte le sue componenti, fra antico, moderno e contemporaneo, grazie alla convergenza di più discipline. Dopo aver concentrato attenzione ed energie, nei suoi primi anni, al campione pompeiano, con il suo primo progetto applicativo, “Pompei. Insula del Centenario (IX 8)” (1998-), Vesuviana ha esteso il suo ambito di azione al campione ercolanese, sia per ampliare gli orizzonti della sua lettura contestuale, sia per testare l’applicabilità del modello di intervento messo a punto. I primi passi in questa direzione sono stati compiuti sin dal 2000, attraverso alcune verifiche di fattibilità, nella forma, in particolare, di progetti di ricerca individuali, dedicati all’analisi del repertorio figurato della pittura parietale e alla definizione dello status quaestionis per l’insula III, in vista della sua selezione come caso di studio. Risale al 2005 l’avvio in forma ufficiale del nuovo progetto, Domus Herculanensis Rationes (DHER), finalizzato allo studio, alla valorizzazione e alla comunicazione della cultura abitativa dell’antica Ercolano, attraverso due principali linee di azione, a scala di insula e a scala di sito: l’analisi di dettaglio dell’insula III e l’Atlante degli Apparati Decorativi di Ercolano. Nel nuovo scenario, del sito deuteragonista, in rapporto a Pompei, fra i siti vesuviani, Vesuviana ha conservato e potenziato le linee-guida delle sue scelte di metodo e del suo modus operandi, dall’archeologia degli archivi e dei depositi (gli scavi alibi) alla realizzazione di nuove e sistematiche campagne di rilievo e documentazione dell’evidenza materiale, in situ e in Museo, dall’approccio transdisciplinare, con una forte attenzione per l’archeometria del costruito e della produzione e per l’archeologia virtuale, alla solida vocazione all’integrazione sinergica fra ricerca e didattica, che costituisce il quid di molti progetti di ricerca di matrice universitaria e che ne fa dei percorsi di lunga durata, potenzialmente sine die, in un processo di sperimentazione, e formazione, aperto e continuo. Anche nel progetto ercolanese, come già in quello pompeiano, gli scavi in archivio e in deposito si sono affiancati sin dall’inizio. Teatri principali delle attività alibi sono stati, oltre agli archivi e ai depositi della Soprintendenza, ed in particolare degli Scavi di Ercolano, quelli del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e l’Archivio di Stato di Napoli.