Punto di partenza della riflessione sulla Mercanzia bolognese sono i suoi primi statuti, risalenti al 1400, grazie ai quali è stato possibile delinearne la struttura e il funzionamento. Il saggio, muovendo da questa redazione statutaria, verifica le modifiche intervenute nel XV secolo anzitutto attraverso lo studio del secondo statuto mercantesco, risalente al 1436, quindi attraverso l'analisi delle successive riformagioni manoscritte: quella del 1439, opera di una magistratura comunale, i riformatori dello stato di libertà, e le seguenti – rispettivamente del 1460, del 1468 e del 1469 – dovute invece agli statutari del Foro dei mercanti.
Legnani Annichini A. (2006). Le vicende quattrocentesche della Mercanzia di Bologna. ATTI E MEMORIE - DEPUTAZIONE DI STORIA PATRIA PER LE PROVINCIE DI ROMAGNA, LVII, 161-185.
Le vicende quattrocentesche della Mercanzia di Bologna
LEGNANI ANNICHINI, ALESSIA
2006
Abstract
Punto di partenza della riflessione sulla Mercanzia bolognese sono i suoi primi statuti, risalenti al 1400, grazie ai quali è stato possibile delinearne la struttura e il funzionamento. Il saggio, muovendo da questa redazione statutaria, verifica le modifiche intervenute nel XV secolo anzitutto attraverso lo studio del secondo statuto mercantesco, risalente al 1436, quindi attraverso l'analisi delle successive riformagioni manoscritte: quella del 1439, opera di una magistratura comunale, i riformatori dello stato di libertà, e le seguenti – rispettivamente del 1460, del 1468 e del 1469 – dovute invece agli statutari del Foro dei mercanti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.