Gli archivi di persona e di personalità rappresentano una specificità nel panorama culturale, in quanto tipologia efficace per ripensare ai linked open data (LOD) come autentico strumento di dialogo e interconnessione del sistema Galleries, Libraries, Archives and Museums (GLAM). Due sono in particolare le caratteristiche topiche di tali fondi archivistici: l’eterogeneità dei documenti conservati (tanto per tipologia quanto per supporto) e la suite di relazioni, anche latenti, che tali collezioni veicolano (fra persone, fra persona e complesso documentario e, in particolare, fra persona e risorse in qualche forma riconducibili a quella persona). Le ontologie rappresentano un passo decisivo nella costruzione di LOD. Anche se non esplicitamente comprese nelle ‘5 stars’ di Tim Berners Lee, i modelli concettuali sono capaci di fornire lo spessore semantico necessario a valorizzare la descrizione di dominio e a dare valore al link tipizzato, estendendo la rete delle interconnessioni attraverso collegamenti autoesplicativi. L’esperimento condotto sull’Archivio di Federico Zeri, conservato presso la Fondazione dell’Università di Bologna che porta il nome dell’illustre critico, può essere un punto di partenza utile per ripensare al concetto di profondità della descrizione di oggetti culturali multiformi e di interlinking.
Tomasi, F. (2017). Archivi di persona in Linked Open Data. Il modello concettuale come strumento di integrazione nei GLAMs. AIB STUDI, 57(2), 283-310 [10.2426/aibstudi-11647].
Archivi di persona in Linked Open Data. Il modello concettuale come strumento di integrazione nei GLAMs
F. Tomasi
2017
Abstract
Gli archivi di persona e di personalità rappresentano una specificità nel panorama culturale, in quanto tipologia efficace per ripensare ai linked open data (LOD) come autentico strumento di dialogo e interconnessione del sistema Galleries, Libraries, Archives and Museums (GLAM). Due sono in particolare le caratteristiche topiche di tali fondi archivistici: l’eterogeneità dei documenti conservati (tanto per tipologia quanto per supporto) e la suite di relazioni, anche latenti, che tali collezioni veicolano (fra persone, fra persona e complesso documentario e, in particolare, fra persona e risorse in qualche forma riconducibili a quella persona). Le ontologie rappresentano un passo decisivo nella costruzione di LOD. Anche se non esplicitamente comprese nelle ‘5 stars’ di Tim Berners Lee, i modelli concettuali sono capaci di fornire lo spessore semantico necessario a valorizzare la descrizione di dominio e a dare valore al link tipizzato, estendendo la rete delle interconnessioni attraverso collegamenti autoesplicativi. L’esperimento condotto sull’Archivio di Federico Zeri, conservato presso la Fondazione dell’Università di Bologna che porta il nome dell’illustre critico, può essere un punto di partenza utile per ripensare al concetto di profondità della descrizione di oggetti culturali multiformi e di interlinking.File | Dimensione | Formato | |
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