Introduzione. Il genere Monarda spp. (Lamiaceae) comprende almeno 21 specie di piante erbacee annuali e perenni, rizomatose e cespitose. Il termine “Monarda” venne attribuito da Linneo in onore di Nicolas Monardes (1493-1588), medico e botanico spagnolo, fondatore della farmacognosia e autore di Historia medicinal de las cosas que se traen de nuestras Indias Occidentalis: primo libro sulla flora medicinale del Nord America, scritto nel 1574. Nel 2011 si è concretizzata una collaborazione tra l’Università di Bologna (DipSA-Area di Patologia Vegetale e Area di Microbiologia), l’Università di Chieti (Dipartimento del Farmaco), l’ITAS Scarabelli-Ghini di Imola e il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna), con il Progetto di Ricerca biennale (2012-2013) “Valutazione Agronomico-Colturale e Fitoterapica di differenti specie di Monarda da utilizzare per scopi Ornamentali e Officinali in Emilia-Romagna” (finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola). A seguito dei risultati conseguiti, si è proseguito con il secondo Progetto biennale (2015-2016) “Esperienze di coltivazione e commercializzazione di Monarda fistulosa e M. didyma in Aziende agricole di cinque regioni italiane per l’inserimento nel Mercato ornamentale, orticolo e officinale; valutazione antimicrobica dell’olio essenziale in Agricoltura e in Medicina umana e veterinaria”. Scopi. Il primo Progetto ha avuto come scopo quello di approfondire e valorizzare le proprietà della Monarda, pianta dotata di qualità ornamentali, orticole ed officinali. Infatti, oltre ad essere ricca di principi attivi, può essere impiegata in cucina (per salse, pietanze e bevande dissetanti) e in giardino per le gradevoli e colorate fioriture. Il secondo Progetto ha avuto come scopo quello di approfondire alcuni aspetti concernenti la coltivazione delle due specie e le proprietà dell’olio essenziale (OE) e degli idrolati mediante applicazioni in Microbiologia Agraria, Agricoltura (Entomologia, Fitopatologia, Nematologia), Medicina umana e Conservazione dei beni culturali. Materiali e Metodi. Dal 2012 al 2016 sono stati allestiti impianti (da seme) a Imola e presso il Giardino delle Erbe; è stata eseguita una valutazione degli aspetti agronomico-colturali, ivi compresi quelli di tipo fitosanitario; sono state effettuate distillazioni del materiale vegetale raccolto (con e senza fiori); gli OE e gli idrolati, una volta analizzati (mediante GC-MS), sono stati impiegati nei diversi settori della Ricerca Scientifica prima nominati. Risultati. Un importante risultato è stato quello di avere avvicinato gli studenti dell’ITAS Scarabelli-Ghini e universitari (tirocinanti e laureandi) al mondo della Ricerca scientifica e all’universo degli OE in particolare, scoprendone le innumerevoli potenzialità. I ragazzi hanno preparato tesine, preso parte alla stesura di articoli divulgativi sulla Monarda ed esposto essi stessi i risultati conseguiti a convegni e manifestazione, come al “Fascinati days plant” (2013; Imola) e ad “Expo 2015” (Milano), ove un gruppo di studenti e laureati del Corso di Laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio ha presentato la relazione “Monarda: pianta dalle mille virtù”. Conclusioni. Questi cinque anni dedicati alla Monarda dimostrano come una singola pianta possa destare l’interesse di studiosi appartenenti a settori diversi della Ricerca scientifica, coinvolgendo ed appassionando i giovani, rendendoli protagonisti di attività pratiche di campo e laboratorio.
Bellardi, M.G. (2017). Illustrazione del Progetto “Monarda”: interazioni tra Ricerca e Didattica. NATURAL 1, 167(11), 72-72.
Illustrazione del Progetto “Monarda”: interazioni tra Ricerca e Didattica
Maria Grazia Bellardi
2017
Abstract
Introduzione. Il genere Monarda spp. (Lamiaceae) comprende almeno 21 specie di piante erbacee annuali e perenni, rizomatose e cespitose. Il termine “Monarda” venne attribuito da Linneo in onore di Nicolas Monardes (1493-1588), medico e botanico spagnolo, fondatore della farmacognosia e autore di Historia medicinal de las cosas que se traen de nuestras Indias Occidentalis: primo libro sulla flora medicinale del Nord America, scritto nel 1574. Nel 2011 si è concretizzata una collaborazione tra l’Università di Bologna (DipSA-Area di Patologia Vegetale e Area di Microbiologia), l’Università di Chieti (Dipartimento del Farmaco), l’ITAS Scarabelli-Ghini di Imola e il Giardino delle Erbe di Casola Valsenio (Ravenna), con il Progetto di Ricerca biennale (2012-2013) “Valutazione Agronomico-Colturale e Fitoterapica di differenti specie di Monarda da utilizzare per scopi Ornamentali e Officinali in Emilia-Romagna” (finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Imola). A seguito dei risultati conseguiti, si è proseguito con il secondo Progetto biennale (2015-2016) “Esperienze di coltivazione e commercializzazione di Monarda fistulosa e M. didyma in Aziende agricole di cinque regioni italiane per l’inserimento nel Mercato ornamentale, orticolo e officinale; valutazione antimicrobica dell’olio essenziale in Agricoltura e in Medicina umana e veterinaria”. Scopi. Il primo Progetto ha avuto come scopo quello di approfondire e valorizzare le proprietà della Monarda, pianta dotata di qualità ornamentali, orticole ed officinali. Infatti, oltre ad essere ricca di principi attivi, può essere impiegata in cucina (per salse, pietanze e bevande dissetanti) e in giardino per le gradevoli e colorate fioriture. Il secondo Progetto ha avuto come scopo quello di approfondire alcuni aspetti concernenti la coltivazione delle due specie e le proprietà dell’olio essenziale (OE) e degli idrolati mediante applicazioni in Microbiologia Agraria, Agricoltura (Entomologia, Fitopatologia, Nematologia), Medicina umana e Conservazione dei beni culturali. Materiali e Metodi. Dal 2012 al 2016 sono stati allestiti impianti (da seme) a Imola e presso il Giardino delle Erbe; è stata eseguita una valutazione degli aspetti agronomico-colturali, ivi compresi quelli di tipo fitosanitario; sono state effettuate distillazioni del materiale vegetale raccolto (con e senza fiori); gli OE e gli idrolati, una volta analizzati (mediante GC-MS), sono stati impiegati nei diversi settori della Ricerca Scientifica prima nominati. Risultati. Un importante risultato è stato quello di avere avvicinato gli studenti dell’ITAS Scarabelli-Ghini e universitari (tirocinanti e laureandi) al mondo della Ricerca scientifica e all’universo degli OE in particolare, scoprendone le innumerevoli potenzialità. I ragazzi hanno preparato tesine, preso parte alla stesura di articoli divulgativi sulla Monarda ed esposto essi stessi i risultati conseguiti a convegni e manifestazione, come al “Fascinati days plant” (2013; Imola) e ad “Expo 2015” (Milano), ove un gruppo di studenti e laureati del Corso di Laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio ha presentato la relazione “Monarda: pianta dalle mille virtù”. Conclusioni. Questi cinque anni dedicati alla Monarda dimostrano come una singola pianta possa destare l’interesse di studiosi appartenenti a settori diversi della Ricerca scientifica, coinvolgendo ed appassionando i giovani, rendendoli protagonisti di attività pratiche di campo e laboratorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


