Il contributo ha l’obiettivo di fornire una lettura della realtà agricola italiana e della sua evoluzione attraverso l’analisi dei dati del IV (1990) e V (2000) Censimento Generale dell’Agricoltura italiana (CGA). L’accesso alla base informativa e la disponibilità del microdato aziendale hanno permesso di utilizzare strumenti avanzati di analisi statistica caratterizzati da una maggiore capacità interpretativa rispetto ai dati aggregati, consentendo di svolgere un confronto intertemporale sia in termini di statica comparata che di analisi dinamica, soddisfacendo differenti esigenze interpretative. La ricerca così condotta costituisce un valido supporto interpretativo alla comprensione delle dinamiche che hanno caratterizzato lo “spazio” agricolo nazionale, ancor più utile alla luce dell’approssimarsi dell’allargamento ad Est, che produrrà una rimodulazione della spesa agricola, e delle recenti tendenze della politica agricola europea, orientate a lasciare margini sempre maggiori alla gestione regionalizzata di parte degli interventi, vincolandoli nel contempo alla soddisfazione di criteri di selettività di non trascurabile rilievo in termini di organizzazione aziendale. L’accelerazione impressa ai percorsi del disaccoppiamento e dell’ecocondizionalità e il perseguimento del duplice obiettivo dell’ammodernamento delle strutture aziendali maggiormente professionali e della creazione di opportunità di accesso al mercato per quelle maggiormente residuali, come mezzo per la valorizzazione demografica e territoriale degli ambiti rurali (Perraud, Bonnet 1994), richiedono strumenti rigorosi e oggettivi di lettura della realtà agricola. In questo ambito le indagini sulla struttura aziendale sono un tassello indispensabile nella composizione di modelli interpretativi della realtà agricola (Coppola 1994) e la rinnovata base informativa del V CGA risponde all’ esigenza di disporre di conoscenze suppletive di supporto all’attività di programmazione nelle aree agricole e rurali, in un momento storico nel quale sempre più significativo è il ruolo riconosciuto al tessuto agricolo e rurale nell’ambito degli obiettivi di salvaguardia ambientale e coesione sociale. I modelli comportamentali che caratterizzano le strutture aziendali e i processi di differenziazione connessi sono, infatti, il prodotto delle dinamiche interne alle unità aziendali e del rapporto con variabili di contesto, come le opportunità di accesso al mercato del lavoro e l’articolazione del rapporto tra spazio urbano e spazio rurale (Adinolfi, Russo, Sabbatini 2003); fattori che hanno contribuito anche a determinare un ampliamento delle funzioni e della gamma di beni e servizi offerti sul mercato rispetto al tradizionale esercizio dell’attività agricola, producendo un progressivo ampliamento del concetto di azienda agraria ed una maggiore articolazione delle connesse strategie che ne informano la conduzione (Marinelli, Sabbatini, Turri 1998, Aprile, Covino, Mariani 2002).

L’EVOLUZIONE STRUTTURALE DELLE AZIENDE AGRICOLE A CONDUZIONE DIRETTA: UN’ANALISI ALLA LUCE DEI DATI CENSUARI / F. Adinolfi; C. Cardillo; C. Russo. - STAMPA. - (2004), pp. 181-199. (Intervento presentato al convegno L'INFORMAZIONE STATISTICA E LE POLITICHE AGRICOLE tenutosi a Università di Cassino nel 6 maggio 2004).

L’EVOLUZIONE STRUTTURALE DELLE AZIENDE AGRICOLE A CONDUZIONE DIRETTA: UN’ANALISI ALLA LUCE DEI DATI CENSUARI

ADINOLFI, FELICE;
2004

Abstract

Il contributo ha l’obiettivo di fornire una lettura della realtà agricola italiana e della sua evoluzione attraverso l’analisi dei dati del IV (1990) e V (2000) Censimento Generale dell’Agricoltura italiana (CGA). L’accesso alla base informativa e la disponibilità del microdato aziendale hanno permesso di utilizzare strumenti avanzati di analisi statistica caratterizzati da una maggiore capacità interpretativa rispetto ai dati aggregati, consentendo di svolgere un confronto intertemporale sia in termini di statica comparata che di analisi dinamica, soddisfacendo differenti esigenze interpretative. La ricerca così condotta costituisce un valido supporto interpretativo alla comprensione delle dinamiche che hanno caratterizzato lo “spazio” agricolo nazionale, ancor più utile alla luce dell’approssimarsi dell’allargamento ad Est, che produrrà una rimodulazione della spesa agricola, e delle recenti tendenze della politica agricola europea, orientate a lasciare margini sempre maggiori alla gestione regionalizzata di parte degli interventi, vincolandoli nel contempo alla soddisfazione di criteri di selettività di non trascurabile rilievo in termini di organizzazione aziendale. L’accelerazione impressa ai percorsi del disaccoppiamento e dell’ecocondizionalità e il perseguimento del duplice obiettivo dell’ammodernamento delle strutture aziendali maggiormente professionali e della creazione di opportunità di accesso al mercato per quelle maggiormente residuali, come mezzo per la valorizzazione demografica e territoriale degli ambiti rurali (Perraud, Bonnet 1994), richiedono strumenti rigorosi e oggettivi di lettura della realtà agricola. In questo ambito le indagini sulla struttura aziendale sono un tassello indispensabile nella composizione di modelli interpretativi della realtà agricola (Coppola 1994) e la rinnovata base informativa del V CGA risponde all’ esigenza di disporre di conoscenze suppletive di supporto all’attività di programmazione nelle aree agricole e rurali, in un momento storico nel quale sempre più significativo è il ruolo riconosciuto al tessuto agricolo e rurale nell’ambito degli obiettivi di salvaguardia ambientale e coesione sociale. I modelli comportamentali che caratterizzano le strutture aziendali e i processi di differenziazione connessi sono, infatti, il prodotto delle dinamiche interne alle unità aziendali e del rapporto con variabili di contesto, come le opportunità di accesso al mercato del lavoro e l’articolazione del rapporto tra spazio urbano e spazio rurale (Adinolfi, Russo, Sabbatini 2003); fattori che hanno contribuito anche a determinare un ampliamento delle funzioni e della gamma di beni e servizi offerti sul mercato rispetto al tradizionale esercizio dell’attività agricola, producendo un progressivo ampliamento del concetto di azienda agraria ed una maggiore articolazione delle connesse strategie che ne informano la conduzione (Marinelli, Sabbatini, Turri 1998, Aprile, Covino, Mariani 2002).
2004
L'INFORMAZIONE STATISTICA E LE POLITICHE AGRICOLE - Atti del Convegno - Università di Cassino 6 maggio 2004
181
199
L’EVOLUZIONE STRUTTURALE DELLE AZIENDE AGRICOLE A CONDUZIONE DIRETTA: UN’ANALISI ALLA LUCE DEI DATI CENSUARI / F. Adinolfi; C. Cardillo; C. Russo. - STAMPA. - (2004), pp. 181-199. (Intervento presentato al convegno L'INFORMAZIONE STATISTICA E LE POLITICHE AGRICOLE tenutosi a Università di Cassino nel 6 maggio 2004).
F. Adinolfi; C. Cardillo; C. Russo
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