Prendendo a campione esemplificativo i casi delle prime anime collocate nell’Inferno, ossia quelle dei pusillanimi e dei lussuriosi, si vorrebbe dimostrare come anche nel regno dei dannati la retorica in atto non sia soltanto quella del genere giudiziario, ma appartenga anche al genere deliberativo, nel senso che volta a volta Dante comincia a liberarsi del tipo di peccati che incontra vedendo concretamente sui dannati le loro conseguenze, la prova etica dei peccatori e la loro condizione irreversibile. In altri termini, anche l’Inferno contribuisce a persuadere Dante, e con lui l’intera umanità, a «removere viventes in hac vita de statu miserie».

La retorica del peccato nei primi canti dell’«Inferno»

BATTISTINI, ANDREA
2017

Abstract

Prendendo a campione esemplificativo i casi delle prime anime collocate nell’Inferno, ossia quelle dei pusillanimi e dei lussuriosi, si vorrebbe dimostrare come anche nel regno dei dannati la retorica in atto non sia soltanto quella del genere giudiziario, ma appartenga anche al genere deliberativo, nel senso che volta a volta Dante comincia a liberarsi del tipo di peccati che incontra vedendo concretamente sui dannati le loro conseguenze, la prova etica dei peccatori e la loro condizione irreversibile. In altri termini, anche l’Inferno contribuisce a persuadere Dante, e con lui l’intera umanità, a «removere viventes in hac vita de statu miserie».
2017
Dante e la retorica
139
150
Battistini, Andrea
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