«Tradurre è in primo luogo interpretare e il lavoro dell’interpretazione, come osservò più di un secolo fa Jacob Burckhardt, non è mai compiuto, non può essere fatto una sola volta per sempre. Ogni epoca vede il lontanissimo passato in un modo nuovo e diverso. Analogamente anche il lavoro della traduzione non è mai definitivo: ogni epoca riscopre e ritraduce i testi del suo passato». Con queste parole, si apre il saggio di Bruno Gentili Leone Traverso traduttore di Pindaro (2002), ma a maggior ragione il discorso vale per Cesare Pavese e Pietro Tripodo, ciscuno dei quali ha riscritto, in momenti diversi w con una differente destinazione, uno stesso frammento del poeta lirico greco Ibico (fr. 286 nel caso di Pavese, fr. 287 per Tripodo). Tripodo, in particolare, ha dapprima 'riscritto' Ibico in forma estremamente elitaria e criptica, mentre anni più tardi lo ha 'tradotto' in maniera più tradizionale e accessibile.
Titolo: | Poeti che traducono Ibico: Cesare Pavese e Pietro Tripodo | |
Autore/i: | CAVALLINI, ELEONORA | |
Autore/i Unibo: | ||
Anno: | 2017 | |
Serie: | ||
Titolo del libro: | Scrittori che traducono scrittori. Traduzioni 'd'autore' da classici latini e greci nella letteratura italiana del Novecento | |
Pagina iniziale: | 123 | |
Pagina finale: | 149 | |
Abstract: | «Tradurre è in primo luogo interpretare e il lavoro dell’interpretazione, come osservò più di un secolo fa Jacob Burckhardt, non è mai compiuto, non può essere fatto una sola volta per sempre. Ogni epoca vede il lontanissimo passato in un modo nuovo e diverso. Analogamente anche il lavoro della traduzione non è mai definitivo: ogni epoca riscopre e ritraduce i testi del suo passato». Con queste parole, si apre il saggio di Bruno Gentili Leone Traverso traduttore di Pindaro (2002), ma a maggior ragione il discorso vale per Cesare Pavese e Pietro Tripodo, ciscuno dei quali ha riscritto, in momenti diversi w con una differente destinazione, uno stesso frammento del poeta lirico greco Ibico (fr. 286 nel caso di Pavese, fr. 287 per Tripodo). Tripodo, in particolare, ha dapprima 'riscritto' Ibico in forma estremamente elitaria e criptica, mentre anni più tardi lo ha 'tradotto' in maniera più tradizionale e accessibile. | |
Data stato definitivo: | 11-mar-2021 | |
Appare nelle tipologie: | 2.01 Capitolo / saggio in libro |