E’ purtroppo un dato di fatto l’“avanzata” inarrestabile in Italia dei Tospovirus, genere a cui appartiene la specie TSWV (virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro). Il caso che andiamo di seguito ad illustrare, e che vede ancora una volta protagonista TSWV, vuole essere da stimolo per una sempre più stretta collaborazione fra produttori di piante ornamentali ed aromatiche, Enti di ricerca ed Università, con lo scopo di ottenere risultati soddisfacenti nella lotta ai tospovirus. La pianta interessata dall’infezione è questa volta il fiordaliso (Centaurea cyanus L.; Asteraceae) e la regione coinvolta è ancora la Liguria, ove opera la Cooperativa l’Ortofrutticola di Albenga, supportata, per quando riguarda la “difesa”, sia dagli Enti di ricerca locali (primo fra tutti l’Istituto Regionale per la Floricultura, IRF), sia dall’Università di Bologna (Dipartimento di Scienze Agrarie - Area di Patologia Vegetale), in collaborazione con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) del CNR (Portici, (Napoli). TSWV in Fiordaliso Il fiordaliso è una nota pianta annuale, ornamentale ed aromatica, che regala in primavera gradevoli fioriture di un ben colore blu, anche se esistono selezioni e varietà che vanno dal bianco, al rosa ed alle diverse tonalità dell’azzurro. Per quanto riguarda le malattie ad eziologia virale, questa asteracea è stata segnalata ospite naturale di diversi virus, fra cui CMV, TMV, TRV ed anche di TSWV, ma non in Italia e, da quanto emerge dalla Letteratura, neanche in Europa. La prima segnalazione riguardante TSWV in fiordaliso risale al 1955 e si riferisce ad un monitoraggio, durato sei mesi, eseguito nel “New South Wales” in Australia; successivamente, questa specie è stata inserita nella lunga lista degli ospiti naturali di tospovirus in occasione della “Fourth Conference on Insect and Disease Management on Ornamentals” svoltasi nel 1988 a Kansas City (Mo, Usa); un’altra segnalazione risale al 1992, in Ontario (Canada) (Contact EPPO; EPPO Website). Da allora, non sono stati registrati ulteriori casi e scarse sono le notizie specifiche inerenti la sintomatologia indotta su fiordaliso, a parte l’avvizzimento della pianta. Il caso ligure Il primo caso, individuato dall’IRF, è stato osservato nel mese di marzo del 2017 nel sanremese (Coldirodi; Imperia).Successivamente, alcuni esemplari in vaso di fiordaliso sono stati consegnati all’Università di Bologna all’inizio di aprile del 2017. Le analisi eseguite (PAS-ELISA) hanno dato esito positivo per TSWV. Inoltre, il virus è stato trasmesso con inoculazione meccanica su piante erbacee (operazione eseguita nelle serre universitarie del Plesso Serricolo Scarabelli, Imola, Bologna).

Infezione da TSWV in fiordaliso

BELLARDI, MARIA GRAZIA;
2017

Abstract

E’ purtroppo un dato di fatto l’“avanzata” inarrestabile in Italia dei Tospovirus, genere a cui appartiene la specie TSWV (virus dell’avvizzimento maculato del pomodoro). Il caso che andiamo di seguito ad illustrare, e che vede ancora una volta protagonista TSWV, vuole essere da stimolo per una sempre più stretta collaborazione fra produttori di piante ornamentali ed aromatiche, Enti di ricerca ed Università, con lo scopo di ottenere risultati soddisfacenti nella lotta ai tospovirus. La pianta interessata dall’infezione è questa volta il fiordaliso (Centaurea cyanus L.; Asteraceae) e la regione coinvolta è ancora la Liguria, ove opera la Cooperativa l’Ortofrutticola di Albenga, supportata, per quando riguarda la “difesa”, sia dagli Enti di ricerca locali (primo fra tutti l’Istituto Regionale per la Floricultura, IRF), sia dall’Università di Bologna (Dipartimento di Scienze Agrarie - Area di Patologia Vegetale), in collaborazione con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) del CNR (Portici, (Napoli). TSWV in Fiordaliso Il fiordaliso è una nota pianta annuale, ornamentale ed aromatica, che regala in primavera gradevoli fioriture di un ben colore blu, anche se esistono selezioni e varietà che vanno dal bianco, al rosa ed alle diverse tonalità dell’azzurro. Per quanto riguarda le malattie ad eziologia virale, questa asteracea è stata segnalata ospite naturale di diversi virus, fra cui CMV, TMV, TRV ed anche di TSWV, ma non in Italia e, da quanto emerge dalla Letteratura, neanche in Europa. La prima segnalazione riguardante TSWV in fiordaliso risale al 1955 e si riferisce ad un monitoraggio, durato sei mesi, eseguito nel “New South Wales” in Australia; successivamente, questa specie è stata inserita nella lunga lista degli ospiti naturali di tospovirus in occasione della “Fourth Conference on Insect and Disease Management on Ornamentals” svoltasi nel 1988 a Kansas City (Mo, Usa); un’altra segnalazione risale al 1992, in Ontario (Canada) (Contact EPPO; EPPO Website). Da allora, non sono stati registrati ulteriori casi e scarse sono le notizie specifiche inerenti la sintomatologia indotta su fiordaliso, a parte l’avvizzimento della pianta. Il caso ligure Il primo caso, individuato dall’IRF, è stato osservato nel mese di marzo del 2017 nel sanremese (Coldirodi; Imperia).Successivamente, alcuni esemplari in vaso di fiordaliso sono stati consegnati all’Università di Bologna all’inizio di aprile del 2017. Le analisi eseguite (PAS-ELISA) hanno dato esito positivo per TSWV. Inoltre, il virus è stato trasmesso con inoculazione meccanica su piante erbacee (operazione eseguita nelle serre universitarie del Plesso Serricolo Scarabelli, Imola, Bologna).
2017
Bellardi, M.G.; Parrella, G.; Derin, E.; Martini, P.; Bozzano, G.
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