Le riflessioni di questo elaborato muovono dalla ricerca 'E-laborazione. Un'indagine sul lavoro cognitivo in Emilia-Romagna' condotta da IRES Emilia-Romagna. Nel corso dell'indagine emerge come la preoccupazione maggiore tra coloro che hanno risposto alla survey condotta dall'istituto, a prescindere dalla loro condizione contrattuale, sia la continuità di reddito. Il lavoro cognitivo sembra così sfuggire all'attuale sistema di protezione del reddito del nostro Welfare, originato nella società salariale e incardinato sulla necessità di transitare dal lavoro. Se è dunque vero che il lavoro cognitivo tende ad essere sempre più centrale nell'economie occidentali, è necessario ripensare i nostri schemi di protezione del reddito in senso universalistico, aprendo così a forme di reddito minimo incondizionate e slegate dalla prestazione lavorativa.
Marrone, M. (2014). Ripensare il Welfare nell’economia della conoscenza. ERE EMILIA ROMAGNA EUROPA, 17 - 18, 33-39.
Ripensare il Welfare nell’economia della conoscenza
MARRONE, MARCO
2014
Abstract
Le riflessioni di questo elaborato muovono dalla ricerca 'E-laborazione. Un'indagine sul lavoro cognitivo in Emilia-Romagna' condotta da IRES Emilia-Romagna. Nel corso dell'indagine emerge come la preoccupazione maggiore tra coloro che hanno risposto alla survey condotta dall'istituto, a prescindere dalla loro condizione contrattuale, sia la continuità di reddito. Il lavoro cognitivo sembra così sfuggire all'attuale sistema di protezione del reddito del nostro Welfare, originato nella società salariale e incardinato sulla necessità di transitare dal lavoro. Se è dunque vero che il lavoro cognitivo tende ad essere sempre più centrale nell'economie occidentali, è necessario ripensare i nostri schemi di protezione del reddito in senso universalistico, aprendo così a forme di reddito minimo incondizionate e slegate dalla prestazione lavorativa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.