Nelle pagine che seguono si presenterà una prospettiva che integrerà le impostazioni concentratesi sul rapporto tra pena e struttura sociale con la teoria del ciclo lungo e con la considerazione dei fenomeni migratori, identificandone le relazioni con i tassi di carcerazione. Ciò anche in chiave comparatistica, considerando sia il nostro Paese che l’ambito degli USA. Che cosa significa, tuttavia, cercare i nessi tra la struttura sociale, i movimenti migratori, la criminalità, e i tassi di incarcerazione? A questo e ad altri interrogativi si vuole offrire un contributo che non dimentichi l’importanza delle politiche penali. Infine, se negli anni Settanta i movimenti migratori si erano ridotti al minimo in Italia, ai giorni nostri è evidente come il fenomeno abbia assunto contorni tali da non poter essere taciuto e come anzi s’imponga come lente con cui indagare le relazioni tra teoria dell’onda lunga, struttura sociale e tassi di carcerazione. Movimenti migratori che si potrebbero arrivare a concepire come un tentativo, da parte di coloro che si trovano al fondo della piramide sociale, di spostarsi da società ove la soglia di less eligibility è estremamente bassa verso situazioni in cui gli standard di vita sono più alti.
Melossi, D. (2014). Pena e struttura sociale tra migrazioni, globalizzazione e crisi. RASSEGNA ITALIANA DI CRIMINOLOGIA, 2, 120-127.
Pena e struttura sociale tra migrazioni, globalizzazione e crisi
MELOSSI, DARIO
2014
Abstract
Nelle pagine che seguono si presenterà una prospettiva che integrerà le impostazioni concentratesi sul rapporto tra pena e struttura sociale con la teoria del ciclo lungo e con la considerazione dei fenomeni migratori, identificandone le relazioni con i tassi di carcerazione. Ciò anche in chiave comparatistica, considerando sia il nostro Paese che l’ambito degli USA. Che cosa significa, tuttavia, cercare i nessi tra la struttura sociale, i movimenti migratori, la criminalità, e i tassi di incarcerazione? A questo e ad altri interrogativi si vuole offrire un contributo che non dimentichi l’importanza delle politiche penali. Infine, se negli anni Settanta i movimenti migratori si erano ridotti al minimo in Italia, ai giorni nostri è evidente come il fenomeno abbia assunto contorni tali da non poter essere taciuto e come anzi s’imponga come lente con cui indagare le relazioni tra teoria dell’onda lunga, struttura sociale e tassi di carcerazione. Movimenti migratori che si potrebbero arrivare a concepire come un tentativo, da parte di coloro che si trovano al fondo della piramide sociale, di spostarsi da società ove la soglia di less eligibility è estremamente bassa verso situazioni in cui gli standard di vita sono più alti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.