La scoperta dell’insediamento di Gorgo del Ciliegio costituisce, per quanto riguarda il territorio altotiberino, un’importante acquisizione; fino allo scorso secolo le conoscenze sulla pre-protostoria della zona si arrestavano, infatti, alle fasi iniziali della media età del Bronzo attestate, in modo più o meno consistente, in una serie di stanziamenti dislocati per la maggior parte lungo la valle del Tevere. L’estensione dell’abitato e la presenza di strutture di varia tipologia, talora complesse, possono considerarsi indicative di una certa stabilità e durata. Le evidenze finora portate alla luce documentano inoltre l’esistenza di una precisa organizzazione degli spazi abitativi con aree deputate a funzioni diversificate. L’indagine condotta sui resti faunistici descrive un’economia a carattere misto in cui l’allevamento di ovicaprini aveva senz’altro un ruolo centrale fra le attività dell’insediamento, assieme a quello dei suini e dei bovini. Lo studio dei macroresti vegetali, ancora in fase iniziale, potrà contribuire a meglio delineare il quadro delle informazioni relative agli aspetti paleoeconomici e paleoambientali.
Moroni A., Arrighi S. (2010). Gorgo del Ciliegio (Sansepolcro - AR): un abitato della media età del Bronzo nell'Alta Valtiberina toscana (campagne di scavo 2001-2008). FOLD&R., 184, 1-9.
Gorgo del Ciliegio (Sansepolcro - AR): un abitato della media età del Bronzo nell'Alta Valtiberina toscana (campagne di scavo 2001-2008)
ARRIGHI, SIMONA
2010
Abstract
La scoperta dell’insediamento di Gorgo del Ciliegio costituisce, per quanto riguarda il territorio altotiberino, un’importante acquisizione; fino allo scorso secolo le conoscenze sulla pre-protostoria della zona si arrestavano, infatti, alle fasi iniziali della media età del Bronzo attestate, in modo più o meno consistente, in una serie di stanziamenti dislocati per la maggior parte lungo la valle del Tevere. L’estensione dell’abitato e la presenza di strutture di varia tipologia, talora complesse, possono considerarsi indicative di una certa stabilità e durata. Le evidenze finora portate alla luce documentano inoltre l’esistenza di una precisa organizzazione degli spazi abitativi con aree deputate a funzioni diversificate. L’indagine condotta sui resti faunistici descrive un’economia a carattere misto in cui l’allevamento di ovicaprini aveva senz’altro un ruolo centrale fra le attività dell’insediamento, assieme a quello dei suini e dei bovini. Lo studio dei macroresti vegetali, ancora in fase iniziale, potrà contribuire a meglio delineare il quadro delle informazioni relative agli aspetti paleoeconomici e paleoambientali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.