A due anni dall’entrata in vigore della legge 56/2014, le Province hanno assunto una fisionomia differenziata in base alle scelte operate dalla legislazione regionale, che ha puntato ora ad un riordino provinciale minimo, ora ad una razionalizzazione, ora ad un vero e proprio svuotamento. Ma si tratta di un assetto ancora instabile e fortemente condizionato dagli esiti della riforma costituzionale, suscettibile, a sua volta, di diverse letture e comunque legata alla interpretazione che il legislatore statale ne darà attraverso la legge sui «profili ordinamentali generali degli enti di area vasta». Il dibattito sui contenuti possibili di questa legge è fondamentale per delineare gli scenari che potrebbero prodursi in caso di approvazione, e anche di mancata approvazione del nuovo testo costituzionale
Le Province a due anni dalla legge 56/2014
TUBERTINI, CLAUDIA
2016
Abstract
A due anni dall’entrata in vigore della legge 56/2014, le Province hanno assunto una fisionomia differenziata in base alle scelte operate dalla legislazione regionale, che ha puntato ora ad un riordino provinciale minimo, ora ad una razionalizzazione, ora ad un vero e proprio svuotamento. Ma si tratta di un assetto ancora instabile e fortemente condizionato dagli esiti della riforma costituzionale, suscettibile, a sua volta, di diverse letture e comunque legata alla interpretazione che il legislatore statale ne darà attraverso la legge sui «profili ordinamentali generali degli enti di area vasta». Il dibattito sui contenuti possibili di questa legge è fondamentale per delineare gli scenari che potrebbero prodursi in caso di approvazione, e anche di mancata approvazione del nuovo testo costituzionaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.