La Carpoteca Storica dell’Orto Botanico di Modena, su cui è in atto un lavoro di riordino, presenta oltre un migliaio di campioni, i più antichi della prima metà dell’Ottocento. Un primo approfondimento ha riguardato i campioni di Gimnosperme (circa 1/7 della collezione); è emerso che di questi più della metà arrivava dal Pinetum di Moncioni presso Montevarchi (AR), donati nel 1895 dal proprietario, l’avvocato Giuseppe Gaeta. Si è dunque indagata questa realtà, tuttora esistente anche se in abbandono; il Parco, visitabile su richiesta, fa parte del giar- dino della villa del Poggiolo, ancora privata. Gaeta, appassionato di piante pur senza studi botanici, a partire da metà ’800 realizzò un bosco di conifere pubblicando l’elenco degli individui messi a dimora. Il Pinetum voleva dimostrare che si potevano introdurre conifere esotiche ottime per i rimboschimenti, ma produsse anche un’in- teressante collezione vivente, che a Modena ha lasciato un’importante traccia museale.
G. Bosi, D. Dallai, S. Fregni, D. Bertoni, F. Buldrini, G. Barbieri, et al. (2013). Dal Pinetum di Moncioni alla Carpoteca Storica dell’Orto Botanico di Modena: le testimonianze di una collezione vivente di biodiversità ante litteram..
Dal Pinetum di Moncioni alla Carpoteca Storica dell’Orto Botanico di Modena: le testimonianze di una collezione vivente di biodiversità ante litteram.
BULDRINI, FABRIZIO;
2013
Abstract
La Carpoteca Storica dell’Orto Botanico di Modena, su cui è in atto un lavoro di riordino, presenta oltre un migliaio di campioni, i più antichi della prima metà dell’Ottocento. Un primo approfondimento ha riguardato i campioni di Gimnosperme (circa 1/7 della collezione); è emerso che di questi più della metà arrivava dal Pinetum di Moncioni presso Montevarchi (AR), donati nel 1895 dal proprietario, l’avvocato Giuseppe Gaeta. Si è dunque indagata questa realtà, tuttora esistente anche se in abbandono; il Parco, visitabile su richiesta, fa parte del giar- dino della villa del Poggiolo, ancora privata. Gaeta, appassionato di piante pur senza studi botanici, a partire da metà ’800 realizzò un bosco di conifere pubblicando l’elenco degli individui messi a dimora. Il Pinetum voleva dimostrare che si potevano introdurre conifere esotiche ottime per i rimboschimenti, ma produsse anche un’in- teressante collezione vivente, che a Modena ha lasciato un’importante traccia museale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


