Nonostante l‟ansia sia un disturbo molto diffuso in adolescenza, sono ad oggi pochi gli studi volti ad indagare il ruolo di determinate caratteristiche “culturali” sull‟insorgenza e sul mantenimento di questa patologia (Schreier et al., 2010). Obiettivo principale dello studio è quello di confrontare i livelli di ansia in un campione di adolescenti cinesi ed italiani (N=3416; range di età= 13-18 anni). Verrà utilizzata la Spence Children‟s Anxiety Scale (SCAS; Spence, 1997), una misura dell‟ansia nota a livello internazionale che segue i criteri del DSM-IV. Verranno analizzati sia la struttura fattoriale che le caratteristiche psicometriche dello strumento in entrambi i campioni. Saranno inoltre confrontati i risultati emersi da questo studio con ricerche condotte in precedenza, simili per nazionalità e fascia di età presi in esame. L‟analisi confermatoria multigruppo ha confermato una struttura fattoriale a 6 fattori in entrambi i campioni. Sono inoltre risultate buone le caratteristiche di fedeltà e di validità (convergente e divergente) dello strumento. Dal confronto cross-culturale è emerso che gli adolescenti cinesi mostrano livelli di ansia maggiori di quelli italiani. In linea con la letteratura, sono emerse differenze di genere in entrambi i campioni, con le ragazze che ottengono punteggi più elevati dei ragazzi. A differenza del campione cinese, gli adolescenti italiani mostrano livelli di ansia simili a quelli emersi in studi precedenti. Vista l‟importanza di attuare interventi di prevenzione efficaci, verranno discusse le implicazioni di questo studio, con un‟attenzione particolare al ruolo giocato da determinate caratteristiche culturali e ambientali sui livelli di ansia degli adolescenti. Tra questi: la spinta al successo accademico, il collettivismo e la „ filial piety‟ in Cina; una maggiore enfasi sull‟individualismo e sui valori dell‟autonomia e dell‟indipendenza i
Chirico, I., Jian-Bin, L.i., Di Riso, D. (2014). L'ANSIA IN ADOLESCENZA: UN CONFRONTO TRA CINA E ITALIA.
L'ANSIA IN ADOLESCENZA: UN CONFRONTO TRA CINA E ITALIA
Chirico, Ilaria;
2014
Abstract
Nonostante l‟ansia sia un disturbo molto diffuso in adolescenza, sono ad oggi pochi gli studi volti ad indagare il ruolo di determinate caratteristiche “culturali” sull‟insorgenza e sul mantenimento di questa patologia (Schreier et al., 2010). Obiettivo principale dello studio è quello di confrontare i livelli di ansia in un campione di adolescenti cinesi ed italiani (N=3416; range di età= 13-18 anni). Verrà utilizzata la Spence Children‟s Anxiety Scale (SCAS; Spence, 1997), una misura dell‟ansia nota a livello internazionale che segue i criteri del DSM-IV. Verranno analizzati sia la struttura fattoriale che le caratteristiche psicometriche dello strumento in entrambi i campioni. Saranno inoltre confrontati i risultati emersi da questo studio con ricerche condotte in precedenza, simili per nazionalità e fascia di età presi in esame. L‟analisi confermatoria multigruppo ha confermato una struttura fattoriale a 6 fattori in entrambi i campioni. Sono inoltre risultate buone le caratteristiche di fedeltà e di validità (convergente e divergente) dello strumento. Dal confronto cross-culturale è emerso che gli adolescenti cinesi mostrano livelli di ansia maggiori di quelli italiani. In linea con la letteratura, sono emerse differenze di genere in entrambi i campioni, con le ragazze che ottengono punteggi più elevati dei ragazzi. A differenza del campione cinese, gli adolescenti italiani mostrano livelli di ansia simili a quelli emersi in studi precedenti. Vista l‟importanza di attuare interventi di prevenzione efficaci, verranno discusse le implicazioni di questo studio, con un‟attenzione particolare al ruolo giocato da determinate caratteristiche culturali e ambientali sui livelli di ansia degli adolescenti. Tra questi: la spinta al successo accademico, il collettivismo e la „ filial piety‟ in Cina; una maggiore enfasi sull‟individualismo e sui valori dell‟autonomia e dell‟indipendenza iI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.