Che l’estetica, in tempi recenti, abbia accolto nel novero degli ambiti degni della sua attenzione teoretica fenomeni non necessariamente afferenti al consolidato dominio dell’arte e della natura è ormai innegabile. La presente rassegna propone una ricognizione che, nello specifico, ambisce a far emergere il progressivo interesse che un fenomeno tipicamente tardo-moderno e contemporaneo come il design sta destando nel campo dell’estetica. Ciascuna delle analisi effettuate per i testi in esame si concentra, in particolare, su tratti distintivi che li connotano e che possono essere così riassunti: estetizzazione e ubiquitous computing (M.N. Folkmann), estetica kantiana ed everyday aesthetics (J. Forsey), estesica (S. Vial) e bellezza funzionale (G. Parsons). In questo contributo ci si occuperà dei primi due testi, ossia quelli di Folkmann e Forsey.
Iannilli G.L (2016). Estetica del design. STUDI DI ESTETICA, 6(2), 187-196.
Estetica del design
IANNILLI, GIOIA LAURA
2016
Abstract
Che l’estetica, in tempi recenti, abbia accolto nel novero degli ambiti degni della sua attenzione teoretica fenomeni non necessariamente afferenti al consolidato dominio dell’arte e della natura è ormai innegabile. La presente rassegna propone una ricognizione che, nello specifico, ambisce a far emergere il progressivo interesse che un fenomeno tipicamente tardo-moderno e contemporaneo come il design sta destando nel campo dell’estetica. Ciascuna delle analisi effettuate per i testi in esame si concentra, in particolare, su tratti distintivi che li connotano e che possono essere così riassunti: estetizzazione e ubiquitous computing (M.N. Folkmann), estetica kantiana ed everyday aesthetics (J. Forsey), estesica (S. Vial) e bellezza funzionale (G. Parsons). In questo contributo ci si occuperà dei primi due testi, ossia quelli di Folkmann e Forsey.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.