Questo contributo analizza l’utilizzo semantico e simbolico dei termini latini "rusticitas" e "civitas" per un ampio periodo storico e letterario, a partire dalle definizioni di alcuni lessici medievali (Papias, Uguccione da Pisa, Giovanni Balbi) e di alcuni umanisti, lessicografi ed enciclopedisti (Niccolò Perotti, Erasmo, Pierio Valeriano, Konrad Gesner, Antonio Ricciardi). Tramite le testimonianze emblematiche europee (Andrea Alciati, Gabriel Rollenhagen, Jacobus à Bruck, Florentius Schoonhovius) vuol mettere in evidenza il recupero della tradizione latina e greca di fondamento e il fatto che, nonostante vari tentativi di specificazione semantica, i concetti legati a "civitas" finirono per valere per termini affini, come "urbs" e "civilitas", e che "rusticitas" restò generalmente legata ad abitudini di vita contrarie a quelle dell’ "urbanitas". Poichè, durante la lunga storia dell’ "humanitas", nessuna delle numerose prerogative lessicali e concettuali di questi termini andò perduta e poichè la strumentazione letteraria si tenne sempre legata alle fonti classiche, anche la strumentazione simbolica politica finì per farle proprie sia nelle opere letterarie sia in quelle iconologiche, garantendo così la continuità delle loro tradizioni, comprese l’allegorica, la petrarchesca e la platonica ficiniana, e il loro adattamento a culture politicamente e religiosamente differenti.
Maranini, A. (2016). "Rusticitas" e "civitas" nell'attrezzatura simbolica del letterato. ESPERIENZE LETTERARIE, 4(XLI), 63-73.
"Rusticitas" e "civitas" nell'attrezzatura simbolica del letterato
MARANINI, ANNA
2016
Abstract
Questo contributo analizza l’utilizzo semantico e simbolico dei termini latini "rusticitas" e "civitas" per un ampio periodo storico e letterario, a partire dalle definizioni di alcuni lessici medievali (Papias, Uguccione da Pisa, Giovanni Balbi) e di alcuni umanisti, lessicografi ed enciclopedisti (Niccolò Perotti, Erasmo, Pierio Valeriano, Konrad Gesner, Antonio Ricciardi). Tramite le testimonianze emblematiche europee (Andrea Alciati, Gabriel Rollenhagen, Jacobus à Bruck, Florentius Schoonhovius) vuol mettere in evidenza il recupero della tradizione latina e greca di fondamento e il fatto che, nonostante vari tentativi di specificazione semantica, i concetti legati a "civitas" finirono per valere per termini affini, come "urbs" e "civilitas", e che "rusticitas" restò generalmente legata ad abitudini di vita contrarie a quelle dell’ "urbanitas". Poichè, durante la lunga storia dell’ "humanitas", nessuna delle numerose prerogative lessicali e concettuali di questi termini andò perduta e poichè la strumentazione letteraria si tenne sempre legata alle fonti classiche, anche la strumentazione simbolica politica finì per farle proprie sia nelle opere letterarie sia in quelle iconologiche, garantendo così la continuità delle loro tradizioni, comprese l’allegorica, la petrarchesca e la platonica ficiniana, e il loro adattamento a culture politicamente e religiosamente differenti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.