Consumi e ospitalità in una città di mercati dal Duecento al Quattrocento

Bologna è un importante centro di produzione, distribuzione e consumo nel Medioevo. Il settore dell'ospitalità, in particolare, costituisce una parte fondamentale dell'economia cittadina, trattandosi di una città universitaria di fama internazionale e di un nodo di scambi commerciali determinante fra il nord e il centro-sud della penisola. Bologna è dunque un crocevia non soltanto di studenti, professori e viaggiatori in genere, ma anche di mercanti, artigiani e diplomatici. L'aumento demografico nel corso del XIII secolo, unitamente all'espansione economica, dovuta anche a una maggiore specializzazione delle corporazioni urbane, sono fra i fattori che hanno favorito il notevole sviluppo dell'ospitalità a pagamento. A partire dal pieno Duecento, infatti, è attestata nelle fonti documentarie bolognesi l'attività di numerosi osti, algergatori e, tavernai, in città e nel contado; al XIV e XV secolo risalgono invece i primi documenti che certificano l'esistenza di diverse osterie entro e fuori le mura, e la loro precisa ubicazione.