L'idea-guida di questo progetto di ricerca (giunto ora al terzo e ultimo anno), che coinvolge un gruppo di studio dipartimentale da me coordinato, muove dall'intento di far agire lo spazio non solo come categoria narrativa, ma altresì come figura di pensiero, sulla scia della suggestione esegetica esercitata dal cronotopo bachtiniano, ancorché qui ripensato in una prospettiva più multidisciplinare, e soprattutto, capace di tener conto delle nuove articolazioni di quel paradigma originario nello specifico ambito postcoloniale. Si tratta, dunque, di trapiantare nei meridiani periferici della postcolonialità una semantica dello spazio che rifletta sulle modalità di trasfigurazione estetica, nel tempo, della realtà dei luoghi, sulla loro canonizzazione e specializzazione genologica (con le inevitabili e significative infrazioni dei modelli), sui processi di nazionalizzazione e interiorizzazione di cui essi sono spesso fatti oggetto (fino a coincidere con le dinamiche identitarie collettive o individuali). Luoghi, si badi bene, non necessariamente geografici, né rigorosamente reali: anzi, spazi testuali e geografie immaginarie contribuiscono ad integrare l'orizzonte teorico di un progetto tra le cui finalità c'è l'elaborazione di una sorta di dizionario postcoloniale delle rappresentazioni topografiche.

Rappresentazioni dello spazio nelle culture omeoglotte / Mulinacci R.. - (2007).

Rappresentazioni dello spazio nelle culture omeoglotte

MULINACCI, ROBERTO
2007

Abstract

L'idea-guida di questo progetto di ricerca (giunto ora al terzo e ultimo anno), che coinvolge un gruppo di studio dipartimentale da me coordinato, muove dall'intento di far agire lo spazio non solo come categoria narrativa, ma altresì come figura di pensiero, sulla scia della suggestione esegetica esercitata dal cronotopo bachtiniano, ancorché qui ripensato in una prospettiva più multidisciplinare, e soprattutto, capace di tener conto delle nuove articolazioni di quel paradigma originario nello specifico ambito postcoloniale. Si tratta, dunque, di trapiantare nei meridiani periferici della postcolonialità una semantica dello spazio che rifletta sulle modalità di trasfigurazione estetica, nel tempo, della realtà dei luoghi, sulla loro canonizzazione e specializzazione genologica (con le inevitabili e significative infrazioni dei modelli), sui processi di nazionalizzazione e interiorizzazione di cui essi sono spesso fatti oggetto (fino a coincidere con le dinamiche identitarie collettive o individuali). Luoghi, si badi bene, non necessariamente geografici, né rigorosamente reali: anzi, spazi testuali e geografie immaginarie contribuiscono ad integrare l'orizzonte teorico di un progetto tra le cui finalità c'è l'elaborazione di una sorta di dizionario postcoloniale delle rappresentazioni topografiche.
2007
Rappresentazioni dello spazio nelle culture omeoglotte / Mulinacci R.. - (2007).
Mulinacci R.
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