Per capire meglio le caratteristiche generali della forma saggistica, più che teorizzare è utile studiare da vicino “che cosa fanno” diversi tipi di saggisti e, di volta in volta, “come è fatto”, come funziona un saggio. È quanto avviene in questo volume. L’indagine ravvicinata lascia da parte aree ormai canoniche per concentrarsi sulla letteratura italiana (Sarpi, Foscolo, Serra e altri grandi rappresentanti del "secolo della saggistica") e su quella tedesca contemporanea, da Ingeborg Bachmann a Ulrike Draesner, da Fühmann a Handke, Sebald e Grünbein. I nessi con l’epoca dei Kritische Wälder, le differenze e affinità fra la storia tedesca e quella italiana del saggio stimolano una riflessione spiccatamente transnazionale. Mestri dei «confini varcati», gli autori di saggi, lettori voracissimi, hanno attraversato per primi le frontiere dell’Europa. Lo fa anche questo libro, che dà la parola a Albert Memmi e presenta il più insigne scrittore martinicano, Édouard Glissant, per passare poi a Borges e alla saggistica in Brasile, concludendo le sue affascinanti escursioni con le letterature in lingua inglese.
G. Cantarutti, L. Avellini, S. Albertazzi (2007). Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario. BOLOGNA : Il Mulino.
Il saggio. Forme e funzioni di un genere letterario
CANTARUTTI, GIULIA;AVELLINI, LUISA;ALBERTAZZI, SILVIA
2007
Abstract
Per capire meglio le caratteristiche generali della forma saggistica, più che teorizzare è utile studiare da vicino “che cosa fanno” diversi tipi di saggisti e, di volta in volta, “come è fatto”, come funziona un saggio. È quanto avviene in questo volume. L’indagine ravvicinata lascia da parte aree ormai canoniche per concentrarsi sulla letteratura italiana (Sarpi, Foscolo, Serra e altri grandi rappresentanti del "secolo della saggistica") e su quella tedesca contemporanea, da Ingeborg Bachmann a Ulrike Draesner, da Fühmann a Handke, Sebald e Grünbein. I nessi con l’epoca dei Kritische Wälder, le differenze e affinità fra la storia tedesca e quella italiana del saggio stimolano una riflessione spiccatamente transnazionale. Mestri dei «confini varcati», gli autori di saggi, lettori voracissimi, hanno attraversato per primi le frontiere dell’Europa. Lo fa anche questo libro, che dà la parola a Albert Memmi e presenta il più insigne scrittore martinicano, Édouard Glissant, per passare poi a Borges e alla saggistica in Brasile, concludendo le sue affascinanti escursioni con le letterature in lingua inglese.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.