La religione cristiana, innestata sugli usi rituali ebraici, ha sviluppato nel corso dei secoli un ricchissimo repertorio di forme musicali destinate a diffondere e radicare il messaggio evangelico presso le varie popolazioni dell’impero romano. Le finalità pedagogiche e didattiche del canto hanno un rilievo tale che nella composizione del gregoriano, canto verbale per eccellenza, l’accento, cioè l’elemento che rende riconoscibili le parole, orienta per costituzione la linea melodica. Coerenti con questa concezione, gli scritti dei primi padri della Chiesa non mancano di evidenziare le intrinseche potenzialità del canto sia come potente mediatore culturale sia come veicolo di contenuti ineffabili connessi con il trascendente. Il fatto che, intorno al secolo VIII, per garantirne la stabilità melodica, il canto gregoriano sia stato fissato sulla pergamena con la notazione, dando vita a una tradizione musicale unica al mondo, fondata sulla scrittura, ha posto le premesse per uno sviluppo da cui deriva l’intera tradizione della musica occidentale, che di quelle premesse pedagogiche, connesse col soprannaturale, conserva le tracce nel suo patrimonio genetico.
Cesarino, R. (2017). Il primo orizzonte cristiano e il Medioevo: concezione e impiego della musica. Milano : FrancoAngeli.
Il primo orizzonte cristiano e il Medioevo: concezione e impiego della musica
RUINI, CESARINO
2017
Abstract
La religione cristiana, innestata sugli usi rituali ebraici, ha sviluppato nel corso dei secoli un ricchissimo repertorio di forme musicali destinate a diffondere e radicare il messaggio evangelico presso le varie popolazioni dell’impero romano. Le finalità pedagogiche e didattiche del canto hanno un rilievo tale che nella composizione del gregoriano, canto verbale per eccellenza, l’accento, cioè l’elemento che rende riconoscibili le parole, orienta per costituzione la linea melodica. Coerenti con questa concezione, gli scritti dei primi padri della Chiesa non mancano di evidenziare le intrinseche potenzialità del canto sia come potente mediatore culturale sia come veicolo di contenuti ineffabili connessi con il trascendente. Il fatto che, intorno al secolo VIII, per garantirne la stabilità melodica, il canto gregoriano sia stato fissato sulla pergamena con la notazione, dando vita a una tradizione musicale unica al mondo, fondata sulla scrittura, ha posto le premesse per uno sviluppo da cui deriva l’intera tradizione della musica occidentale, che di quelle premesse pedagogiche, connesse col soprannaturale, conserva le tracce nel suo patrimonio genetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.